2015
Bellucci: «Voglio insegnare il senso di appartenenza: la Samp un privilegio»
Questa stagione l’aveva iniziata come collaboratore di Walter Zenga, esattamente come coordinatore degli schemi offensivi della Samp. L’esonero di Zenga ha portato il Doria a riformare tutto lo staff, dalla prima squadra al settore giovanile, e così Claudio Bellucci ha ripreso il suo posto come allenatore degli Allievi Nazionali.
Ai microfoni di SampTV l’ex attaccante blucerchiato ha commentato così il suo ritorno alle origini: «Iniziare la stagione in uno staff della prima squadra è stato molto importante per me a livello formativo, confrontandomi con gente più grande di età e con un allenatore e uno staff con esperienza e anche con amici come Ciccio Pedone, è stato tutto più facile. Ora sono tornato nel settore giovanile, ho ripreso la squadra che avrei dovuto allenare prima che arrivasse Zenga, e sembra che il rapporto non si sia mai interrotto. Ho un grandissimo feeling con l’ambiente, siamo un gruppo di amici che allena insieme i ragazzi della Samp, per me è una grandissima responsabilità e credo che per me sia ancora maggiore perché io so quello che provano i ragazzi, perché anche io arrivai qui che avevo 14 anni e so più o meno gli alti e i bassi che si possono avere. Alleno gli Allievi da un settimana e al mio esordio abbiamo vinto: ho trovato una squadra ben allenata, ho cercato di non stravolgere nulla. I ragazzi devono imparare il senso di appartenenza, perché ti fa dare qualcosa di più sul campo e se noi lo facciamo capire ai nostri ragazzi quando arriveranno in prima squadra ripenseranno ai sacrifici fatti per arrivare a vestire questa maglia e giocheranno con un pizzico in più di rabbia: dobbiamo battere il tasto da questo punto di vista perché la tecnica e la fisicità contano meno di altre caratteristiche, dobbiamo insegnare ai nostri ragazzi che giocare nella Sampdoria non è per tutti, è un privilegio».
«La vittoria dell’allenatore – prosegue Bellucci – è la crescita del singolo e del gruppo, portare prima della fine dell’anno più giocatori possibili a mister Pedone che allena la Primavera. Vincere è importantissimo perché se non vinciamo non ci divertiamo, ma non è l’unica cosa, è più importante la crescita e non farli perdere nell’arco degli anni».