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Bellinazzo: «La Sampdoria è un club che ha prospettive»
Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, ha fatto il punto sui fondi di investimento in relazione alla Sampdoria
Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, ha fatto il punto sui fondi di investimento in relazione alla Sampdoria: le parole a Telenord.
FONDI ARABI E AMERICANI – «C’è grandissima attenzione per quanto riguarda i fondi arabi nei riguardi del calcio europeo, Ci sono anche fondi americani che guardano al calcio europeo e italiano. Nel corso del 2023 era una tendenza rallentata ma è destinata a riprendersi nel 2024. Diversi soggetti finanziari guardano al mondo del calcio e ai suoi valori inespressi. Credo che ci siano tante situazioni in atto, tanti dossier che girano nelle banche d’affari. Bisogna solo che si creino le condizioni migliori per questo tipo di investimenti. Il calcio italiano sconta qualche difficoltà in più per le difficoltà legate agli investimenti infrastrutturali a cui questi fondi guardano».
SAMPDORIA – «La Sampdoria può suscitare interesse. È tra i club di grande prestito, ha un bacino di utenza appetibile per i fondi. È un club, per restare alla Serie B, al pari del Bari. Sono club con caratteristiche che i fondi cercano. Ora serve trovare un punto di equilibrio tra le proprietà e i fondi che quando finanziano una attività vogliono quantomeno da vicino la gestione e controllarla, questo spesso non è semplice».
RAPPORTO CON LA PROPRIETA’ – «La storia del calcio è piena di zeppa di soggetti che davanti alla popolarità del calcio hanno perso la testa, questo è vero. I fondi possono entrare anche con quote di minoranza. Il tema è capire quale sia il loro target di riferimento e quali sono le garanzie che si vengono a creare con la proprietà che detiene la maggioranza. I fondi americani che tengono a guardare il profitto nel medio-lungo termine, anche rivendendo la loro quota, ecco questi fondi non sono accentratori. I fondi arabi invece guardano aspetti diversi, con spettro di tempo più ampio e anche allo sviluppo che possono dare al club. Il fondo Pif è impegnato nello sviluppo dei suoi club, ha già un club in Europa. Potrebbe essere interessato? Potrebbe, ma solo se ci fosse un interesse politico e dei punti di contatto con calcio-lega. Lo sviluppo e i legami di questo tipo per ora li stanno coltivando con la Liga spagnola. Il calcio italiano ha caratteristiche molto simili, quindi perché no».
PLAYER TRADING – «Il Girona sta facendo un ottimo campionato, questa squadra fa parte del Manchester City e questi giocatori potranno servire alla casa madre o essere rivenduti, facendo guadagnare il fondo. Queste sono le sinergie che si possono creare quando ad esempio mancano le infrastrutture su cui poter investire, si guarda al player trading. In Europa ci sono più club che fanno questo tipo di ragionamento. Non c’è dubbio che sia un business rischioso, ma fa parte del mondo del calcio questo tipo di rischi».