Editoriale

Bella la vittoria, ma la corsa Europa è più bella

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Un finale teso, che avremmo potuto approcciare in modo diverso: ora, però, è il momento di mostrare i denti per conquistare un posto in Europa

È un finale di campionato molto bello: avvincente. Non mi riferisco alla lotta salvezza o a quella per lo Scudetto, bensì alla nostra corsa verso l’Europa League. Possiamo affermare, senza alcuna remora, che la vita ce la siamo complicata da soli, perché quei quattro punti che ci distanziano dall’Atalanta sono quelli che abbiamo perso a Crotone e a Verona col Chievo: punti con i quali, a quest’ora, saremmo sesti con due lunghezze di vantaggio sull’Atalanta. Invece siamo costretti a inseguire, a guardare non solo i nostri risultati, ma anche quelli degli altri. Perché in queste tre giornate che ci separano dal traguardo conterà un po’ tutto, anche il calendario degli avversari. È una sensazione che non mi dispiace, personalmente, perché mi fa sentire vivo in questa corsa, protagonista di una lotta che alla fine, tra quattro contendenti, vedrà soltanto due uscirne vincitori.

Uno di questi, volenti o nolenti, sarà il Milan: che arrivino settimi o meno, i rossoneri hanno dalla loro la sicurezza della Coppa Italia, che li proietterà direttamente in Europa. Resta solo da capire se con il Preliminare del 26 luglio o meno. A noi poco importa, onestamente, perché la nostra corsa resta sul sesto posto, quello che abbiamo coraggiosamente difeso per l’intero campionato e maldestramente perso poche settimane fa nella debacle di Crotone alla quale ha fatto seguito quella casalinga contro l’Inter. C’è da dire che, calendario alla mano, l’unico impegno complesso è quello contro il Napoli, che però dovrà essere affrontato in casa, territorio favorevole ai blucerchiati: potrebbe essere un Napoli oramai sgonfiato di qualsiasi obiettivo e prospettiva, con uno Scudetto già assegnato ai bianconeri, ma non è detto che Sarri, allergico al turnover, sia disposto a concedere al Doria e a Giampaolo tre punti per l’Europa. Certo, mai dire mai: il Doria, d’altronde, ci ha abituati a imprese inaspettate, come quella contro la Juve al Ferraris. Dall’altro lato l’Atalanta non ha di che sorridere: Lazio e Milan in sequenza potrebbero rappresentare due scogli non da poco per gli orobici. I biancocelesti sono agguerriti, lanciatissimi verso la Champions League e lotteranno fino alla fine per strappare il terzo posto alla Roma, con la quale sono appaiati in classifica. I rossoneri, come detto, vogliono quel sesto posto che eviterebbe loro di iniziare i Preliminari il 26 luglio, rovinando tournée e impegni estivi.

In questa corsa, però, non c’è da dimenticarsi della Fiorentina, che ha gli stessi nostri punti. I gigliati avranno sicuramente vita facile la prossima domenica contro il Genoa, che ha già deciso di scansarsi nell’ultimo weekend contro l’Atalanta; poi toccherà al Cagliari, che per quanto sia chiamato a combattere col coltello tra i denti per mantenere la categoria non sembra intenzionato a farlo. Un cammino che sembra molto più in discesa rispetto alle altre, pur avendo il Milan all’ultima giornata: uno scoglio pari a quello che avremo noi contro il Napoli. Insomma, una corsa abbondantemente equilibrata, che di giornata in giornata ci terrà col fiato sospeso, per darci la risposta alla domanda che ci stiamo ponendo da inizio campionato: cosa faremo il prossimo anno?

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