2013

Beccalossi: «Con Sinisa, la Samp si salverà: ha carisma e grinta»

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Di lui, alla Samp, si ricordano in pochi: i fasti della sua classe all’Inter erano già passati. Ciò nonostante, Evaristo Beccalossi è riuscito a portarsi un altro trofeo nell’unica stagione blucerchiata, quando la Samp vinse la sua prima Coppa Italia nel 1985. In occasione di Inter-Samp, l’ex fantasista ha raccolto l’invito di Thohir ed era presente a “San Siro”: «E’ stato bello, nulla da dire. Tuttavia, io non sono una persona che guarda al passato, normalmente preferisco essere proiettato nel futuro». Per tornare al passato, invece, domenica Beccalossi ha visto una partita particolare: «Sapevo benissimo che al “Meazza” sarebbe arrivata una Sampdoria tosta e… “spacca maroni” (ride, ndr)… si può dire? – commenta il doppio ex di domenica – Sinisa Mihajlovic era così in campo quando giocava e le sue squadre non possono essere diverse. Così la mia Inter non è riuscita a battere i blucerchiati». Qualcuno credeva di vedere una Samp più difensiva: «Anch’io pensavo che Mihajlovic sarebbe venuto a Milano per difendersi, magari ripartendo in contropiede. Così non è stato: complimenti a lui, che ha capito alla perfezione i punti deboli interisti».

Ci si domanda se può essere l’uomo giusto per tirare fuori la Samp dai guai: «Con Sinisa non si retrocede. Con un allenatore, ma ancor prima con un uomo come lui, la Samp è in ottime mani. Ha carisma e grinta». Nonostante le possibili difficoltà, Mihajlovic ha schierato quattro attaccanti: «Sinisa ha capito che l’unico modo per mettere in difficoltà l’Inter non era difendersi, bensì attaccare. Ed è quello che ha fatto – commenta Beccalossi a “Il Corriere Mercantile” – La squadra di Mazzarri soffre molto le formazioni offensive. Io stimo Miha, mi piace molto come tecnico, è intelligente». Beccalossi commenta anche le sue stagioni blucerchiate: «Quella vissuta a Genova più che una stagione è stata una vacanzano, scherzo, sono stato fortunato a conoscere Vialli e Mancini, ma purtroppo la Samp ed i suoi tifosi non hanno mai conosciuto il vero Beccalossi». A precisa domanda, l’ex numero 10 nerazzurro spiega: «E’ stato il primo, vero, difficile anno della mia carriera. Sono passato dall’essere un giocatore fondamentale per l’Inter a non giocare quasi nella Sampdoria – chiude l’ex blucerchiato – E’ stato un brutto periodo e avrei voluto dare di più per quella società e quella maglia che porto ancora nel cuore».

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