2013

Bazzani: «Lazio, ricordo negativo. Samp, Sinisa è l’uomo giusto»

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Chiamarlo doppio ex è un po’ forzato, ma tant’è: Fabio Bazzani ha trascorso ben quattro anni e mezzo con la maglia della Samp e sei mesi del 2004/2005 con la maglia della Lazio. Così, in qualità di doppio ex per Samp-Lazio, l’ex attaccante inquadra la partita dalle colonne de “Il Corriere Mercantile”. Ma prima di tutto, un update sulle sue condizioni: «Continuo a giocare nel Mezzolara, in Serie D, e ho appena finito di fare la doccia (ride, ndr)». Samp-Lazio è una partita particolare per lui: «Molto particolare. Dopo la sosta e un cambio d’allenatore, è difficile giocare per la Smampdoria, ma sarà così anche per la Lazio – confessa Bazzani – I biancocelesti non stanno attraversando un grande periodo di forma ed il Doria deve approfittarne. Una vittoria in casa potrebbe essere fondamentale per rilanciarsi». A proposito del cambio, dice la sua su Mihajlovic: «Credo sia la scelta giusta. Sinisa conosce molto bene l’ambiente e ha grande personalità, carattere e carisma. In una squadra che ha bisogno di impulsi, penso che Mihajlovic sia l’uomo più adatto – conferma Bazzani – Serviva una scossa forte per risvegliare i giocatori ed il presidente Garrone ha fatto bene a puntare su un ex Samp. Un tecnico dal carattere duro come quello di Sinisa può rappresentare la vera chiave di volta».

Sulla situazione blucerchiata, l’analisi dell’ex attaccante Samp è molto semplice: «L’entusiasmo, il cuore ed il senso di appartenenza. Ho seguito spesso i blucerchiati quest’anno e ho visto una squadra timida, piatta e senza idee – racconta Bazzani, alla Samp dal 2002 al 2007 – Alla base servono motivazioni ed entusiasmo: se una squadra si vuole salvare, deve tirare fuori la cattiveria». Dal punto di vista tecnico-tattico, la questione è diversa: «Mancano una punta vera ed un giocatore di qualità in mezzo al campo. Pozzi ha fatto bene, ma non gli si può chiedere tutto». Ci si chiede se Mihajlovic possa portare la cattiveria di cui la Samp ha bisogno: «Per quanto riguarda il carattere, sicuramente sì. Anche in rosa, credo possa trovare gli uomini adatti – conferma Bazzani – Ovviamente a gennaio bisognerà intervenire sul mercato».

Sui suoi ricordi blucerchiati, Bazzani diventa nostalgico: «Ho ricordi bellissimi. Sono stati anni stupendi, in cui abbiamo conquistato traguardi storici – ammette l’ex Perugia, Venezia e Brescia – Personalmente, ho segnato in due derby in uno stadio stracolmo e ho raggiunto la convocazione in nazionale. Indimenticabile». Sulla Lazio, invece, il giudizio è diverso: «Fu una parentesi negativa per tutti. Per me, per Simone (Inzaghi, ndr) e per le due società. Giocavo poco e sapevo già di tornare a fine anno a Genova. Poi c’è stato quell’infortunio dal quale non mi sono più ripreso e per cui ho abbandonato il calcio professionistico». Sulla preferenza tra le due squadre, non c’è dubbio: «Starò con la Samp, è sottointeso – chiude Bazzani – Tifo Samp, come durante tutto il campionato».

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