2012

Bazzani: “A Firenze si vince così”

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Intervistato dal Corriere Mercantile Fabio Bazzani parla dell’ultima vittoria della Samp a Firenze, prossima tappa del campionato blucerchiato, dove fu l’autore del vantaggio in quello 0-2 che fu la rincorsa a un quarto posto sfumato di un solo punto.

Ma come si vince a Firenze visto che le versioni successive della Samp hanno saputo al massimo solo pareggiare?
“Ricordo come ci abbiamo vinto noi, eravamo a 0 punti ma molto contrariati per come avevamo perso l’ultima partita contro la Juve, Emerson si era aggrappato a Falcone e l’arbitro aveva dato rigore, incredibile”.
Andammo a Firenze non disperati ma quasi, ma tirammo fuori una grande prestazione sotto ogni profilo, volevamo togliere quello 0 e ci riuscimmo”.

Gara della svolta, ma la svolta nella gara?
“Il mio gol ci aveva dato fiducia, in avvio di ripresa la Fiorentina tornò sotto ma il gran gol di Sacchetti ci fece capire che era la giornata buona e che avremo vinto”.

Bazzani porta fortuna allo stadio, un vincente in campo e pure da tifoso non se la cava male:
“Negli ultimi tempi sono venuto a vedere la semifinale di andata col Sassuolo, la finalissima a Masnago e infine il Derby, dovrò scegliere con attenzione la quarta partita!”.

Il derby, grande emozione:
“Dopo averne vinti 3 da giocatore era il primo che seguivo dalla tribuna. Una soddisfazione enorme, anche perché venivamo da 7 sconfitte e le premesse, tra infortuni e classifica erano preoccupanti. Invece i miei eredi hanno fatto una grandissima partita, merito anche di Ferrara che ha saputo dare ai ragazzi tutto quel che serviva per l’approccio giusto.
Per metà gara ci sono stati solo loro e quando gli avversari si sono sveglati era tardi”.

Al Derby è nata una stella, Mauro Icardi, cosa ne pensi?
“Non l’avevo mai visto giocare questo Icardi. Presto per dire dove arriverà ma di certo ha tanta stoffa. Sapevo del gol decisivo contro la Juve Stabia e della bella presenza in casa contro la Roma, ma quando entri a partita in corso hai meno responsabilità ed è più facile far bene. Stavolta invece doveva reggere il peso dell’attacco e ci è riuscito alla grandissima”.

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