Baltieri, Verona Blucerchiata: «La nostra è una grande famiglia blucerchiata. Saremo a Genova per Pescara»
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Baltieri, Verona Blucerchiata: «La nostra è una grande famiglia blucerchiata. Saremo a Genova per Pescara»

Avatar di Emanuele Pagliano Migliardi

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Esclusiva SampNews24 – La Sampdoria è i suoi tifosi. Oggi saliamo a Verona per conoscere Alessandro Baltieri che ci presenta il club Verona Blucerchiata. Continua il nostro viaggio per scoprire tutte le sfaccettature del tifo blucerchiato

Continua il nostro cammino per raccontare la passione blucerchiata attraverso i suoi clubs. Oggi continuiamo il nostro cammino nel nord Italia per conoscere Alessandro Baltieri e la sua Verona Blucerchiata. Il club è arrivato al suo terzo anno di vita e partecipa attivamente alla vita della Sampdoria con trasferte, feste e condivisione della passione blucerchiata con gli altri club sparsi per il territorio: «Ufficialmente il club nasce il primo marzo 2014, quest’anno sono tre anni dalla sua fondazione. Molto utile, per la ricerca dei tifosi blucerchiati nel territorio veronese, è stato Facebook. È tramite il popolare social network che noi quattro, fondatori del club,ci siamo trovati e abbiamo deciso di dare vita a questa bellissima realtà. Il presidente aveva creato il gruppo su FB e il mio fu il quarto like alla pagina, in tre anni abbiamo raggiunto la quota di 25 iscritti e più di mille “mi piace”. È la nostra passione che ci ha portato a fondare il club, come sempre ci sono tifosi più attivi e altri che vivono il loro essere tifosi blucerchiati in maniera più intima, ma sicuramente a distanza di tre anni posso affermare che siamo una vera e propria famiglia».

TRASFERTE A GENOVA E ANTAGONISMO COL CHIEVO – «Quando possiamo veniamo a Genova per vivere le partite casalinghe, così come cerchiamo di fare tutte le trasferte nel nord Italia. Poi ovviamente c’è il match contro il Chievo, partita che non è vissuta come un derby, seppur noi siamo gemellati con l’Hellas, ma che comunque fa sentire lo stesso il suo antagonismo e vincerla è sempre meglio. Per noi il vero derby è quello contro il Genoa, anche se gruppi rossoblù a Verona non ce ne sono, è una partita che pur vissuta da lontano fa sentire il suo peso specifico».

I RAPPORTI CON GLI ALTRI CLUB: AMICIZIA E COLLABORAZIONE – «I rapporti con gli altri clubs blucerchiati sono la cosa bella che compensa l’essere così lontani territorialmente: abbiamo legato tantissimo con i ragazzi della Varese Blucerchiata, ci siamo conosciuti in occasione della partita contro il Chievo e spesso cerchiamo di organizzarci con loro per seguire la nostra passione assieme. Abbiamo buoni rapporti anche con la La Milano Blucerchiata, tutte persone meravigliose e a Genova con il Tamburino di Pegli si è stretto un forte legame. I ragazzi del Tamburino sono saliti su da noi e questo ti fa capire come sia bello sentirsi parte di una famiglia come quella blucerchiata. Scenderemo a Genova per il partita casalinga contro il Pescara, in programma il 4 aprile alle 18:00. In quella occasione, grazie alla Federclubs, festeggeremo il compleanno del nostro club nella loro sede: sarà una bicchierata tra tifosi, un aperitivo per parlare di Sampdoria. Poi faremo una seconda festa, l’11 marzo a Verona».

BISOGNA TORNARE A LOTTARE PER LA COPPA ITALIA, GIAMPAOLO NEL FUTURO – Un tratto comune in tutti i tifosi blucerchiati è quello di tenere tanto alla Coppa Italia e i ragazzi della Verona Blucerchiata non fanno eccezione: «Complessivamente siamo contenti del campionato della Sampdoria. Certo ci aspettavamo un po’ di più per la Coppa Italia. C’è stata molta sperimentazione e sarebbe stato bello provare ad andare più avanti nella competizione. Dopotutto in ballo c’è l’accesso diretto all’Europa League, per questo non dovrebbe essere sottovalutata. Per quanto riguarda la stagione siamo soddisfatti, inizialmente non vedevamo una grande identità, si macinava molto gioco ma l’impronta del Mister faticava a vedersi. Adesso invece la squadra rispecchia totalmente il pensiero di calcio di Giampaolo, ha una sua identità, basterebbe essere ancora un pelo più completi in attacco. La nostra speranza è quella di aprire un ciclo con Giampaolo, in passato abbiamo visto troppo via vai in panchina, quindi speriamo che il progetto sia fatto a misura del mister. Lui è uno che coi giovani sa lavorare, lo dimostrano i vari Torreira, Linetty, Schick, calciatori pressoché sconosciuti che con lui sono stati valorizzati e ora vengono contesi dalle altre squadre. Speriamo che l’ossatura della squadra permanga tale, e nell’eventualità che sia ceduto qualcuno che la vendita sia fatta intelligentemente. Insomma il modello Gagliardini: un perfetto sconosciuto che l’Inter ha pagato 25 milioni. È quella la strada da perseguire in modo da reinvestire e creare un gruppo compatto per affrontare la prossima stagione».

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