2015
Avv. Colantuoni: «Samp in Europa? Una vittoria di società e pool legale»
Alla fine le ragioni della Samp hanno avuto la meglio. L’Europa League è finalmente una realtà insindacabile e la società blucerchiata può festeggiare il ritorno nelle competizioni continentali dopo cinque anni. Una vittoria del pool di avvocati che ha lavorato per la Sampdoria e per l’ammissione del club di Corte Lambruschini.
Tra di loro, c’è l’avv. Lucio Colantuoni, che può partecipare alla festa: «Hanno anticipato l’audizione alle 8 del mattino. E poi sorprendentemente ci hanno dato la comunicazione subito: positiva». Sull’udienza, Colantuoni ha detto la sua: «Non è stata assolutamente una passeggiata. Il prosecutor ha sostenuto la nostra inelegibility, noi le nostre tesi. Lui ha replicato risostenendo l’esclusione, tanto che a un certo punto il presidente Tomas gli ha chiesto se non riteneva la nostra esposizione sufficiente. Ma lui ha insistito e noi pure, alla fine siamo stati più bravi… abbiamo vinto. Ma è stata una vittoria di squadra, del pool legale, della società che c’è stata sempre vicino».
La chiave è passata nel concetto di responsabilità oggettiva, come ribadisce Colantuoni a “Il Secolo XIX”: «Solo da noi il patteggiamento è equivalente a un’ammissione di colpa. Se un tuo tesserato commette una cavolata, tu sei coinvolto e stop. Pensato alla stortura che ha dovuto subire la Samp per la vicenda Bertani-Novara… ma non è così. Noi abbiamo sostenuto che bisogna primariamente rispettare le norme di diritto. Eravamo coinvolti in un procedimento amministrativo di elegibility: in presenza dei requisiti richiesti e dichiarati, sei ammesso. In assenza, escluso. La Samp non è stata mai coinvolta direttamente o indirettamente in episodi di match-fixing. Tanto meno nella vicenda Guberti, nella quale ha patteggiato, ma senza aver alcun ruolo: anzi, non ne è stata mai al corrente».
Ora la vicenda è finalmente giunta a conclusione: «Sì, sentenza definitiva. Abbiamo fatto giurisprudenza? Non lo so, ma abbiamo confermato come le norme di diritto vadano sempre applicate. Ferrero? Ci ha telefonato spesso, ci spronava a modo suo: «Dajeeeee, famoli neri!».». Ci si chiede se l’avvocato sarà al Ferraris per vedere le gare di Europa League dei blucerchiati: «Se posso, sì: è una partita che sento un po’ mia, il mio cuore poi è blucerchiato».