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Audero: «Infortunio, salvezza e voci sulla Sampdoria. Vi dico tutto»

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Emil Audero, portiere della Sampdoria, ha fatto il punto in casa blucerchiata tra infortunio, crisi societaria e Serie A

Emil Audero ha fatto il punto in casa Sampdoria tra infortunio, crisi societaria e Serie A. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal portiere ai microfoni di Telenord.

SITUAZIONE – «Per fortuna è arrivata la prima vittoria, dando ossigeno dopo un periodo negativo. Con il nuovo mese e una serie di partite cruciali, se si fa bene, possiamo alimentare la speranza. È una situazione difficile, ma nello spogliatoio nessuno ha mollato la presa. L’aspetto societario è argomento di discussione, purtroppo le notizie le leggiamo tutti. Quando uno va in campo queste robe qua non entrano nell’ambiente spogliatoio».

INFORTUNIO – «Mi dispiace tantissimo per questo infortunio. Turk è un portiere giovane a cui va lasciato spazio, con la Juve era emozionato ma ha fatto buone cose. In un momento come questo va data fiducia a tutti, un gran supporto. Turk ha qualità per fare bene».

CAPITANO – «Il mister mi ha messo al centro del suo progetto. Essere capitano è un incarico importante, ho cercato di fare il meglio per la squadra, con uno spirito propositivo».

DERBY – «La cosa che mi è sempre piaciuta del derby è lo sfottò, è una partita attesa. Pensare ai cugini rende viva la città. Tutti sono in trepidazione. Il rapporto con loro è stato tranquillo, dopo l’anno scorso qualcosa è cambiato ma c’è sempre rispetto per l’altra sponda della città».

NAZIONALE – «Normale che è un obiettivo e ci penso, per uno sportivo andare in nazionale è tra quelli che ci si mette in testa. In questi anni non è mai arrivata, mi dispiace e mi tocca, ma me ne faccio una ragione e spero nella prossima volta. È una cosa per cui lavoro nella quotidianità».

RINUNCIA DELLO STIPENDIO – «Una scelta a cui non ho dovuto pensarci tanto, sono stati momenti complicati e non semplici, è stato fatto uno sforzo da parte mia e dei miei compagni. È stato apprezzato dalla tifoseria. Vogliamo uscire da questa situazione. Sono arrivato cinque anni fa, conoscevo l’ambiente ma adesso conosco un ambiente diverso, anche in meglio: ci si affeziona, si conoscono le dinamiche del mondo Sampdoria. Io sono rimasto lo stesso, sono cambiate le attenzioni e la fiducia nei miei confronti. La cosa che si è creata coi tifosi è che nei momenti significativi è uscito qualcosa in più da parte mia, e questo spiega il clima e il rapporto che sento. L’affetto lo sento triplicato e non posso che ringraziare i tifosi. Oggi ne sto beneficiando».

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