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Non solo Schick: una soluzione alternativa per l’attacco Samp

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Con l’infortunio di Luis Muriel, Marco Giampaolo dovrà inventarsi qualcosa per la sua Samp: oltre all’attaccante ceco, c’è anche l’opzione dei trequartisti

Un peccato: così si può definire l’infortunio di Luis Muriel con la nazionale colombiana durante la sfida contro la Bolivia per le qualificazioni al Mondiale 2018. Un peccato, perché la punta della Sampdoria stava disputando un’ottima annata e probabilmente puntava a battere quel record di gol in una stagione di Serie A (fatto con l’Udinese nel 2012-13). L’infortunio rallenta questo processo e diminuisce le possibilità, ma di fatto Marco Giampaolo deve pensare a un’alternativa. Che c’è già e si chiama Patrik Schick, ma bisogna andarci pieno anche con il ceco, uscito malconcio dalla gara contro la Juve e di fatto mai schierato dalla Repubblica Ceca, tanto da tornare già in quel di Genova. Eppure, il piano B esiste. Non è uno che prevede Ante Budimir, un po’ perché l’ex Crotone sembra esser fuori dai piani tecnici dell’allenatore blucerchiato, un po’ perché Fabio Quagliarella si è ripreso e appare in forma dopo aver sistemato le proprie vicende personali.

CAMBIO MODULO – Giampaolo, però, potrebbe rivolgersi al cambio di modulo: un 4-3-1-2 che si trasforma in 4-3-3. Per farlo, sono richieste figure diverse da quelle attuali. Bruno Fernandes e Ricky Álvarez sono trequartisti puri ed entrambi – soprattutto l’argentino – farebbero fatica sugli esterni, essendo dei “10” classici. Il centrocampo potrebbe esser formato dal classico trio Barreto-Torreira-Linetty, ma ai lati del fronte offensivo potremmo trovare Dennis Praet a destra e Filip Djuricic a sinistra. Il belga è nato come esterno all’Anderlecht e per lui sarebbe un ritorno alle origini, mentre il serbo ha dimostrato di avere un buon passo da mezzala sinistra e può fornire altri strappi in velocità nelle transizioni o in ripartenza. Al centro dell’attacco, ci potrebbe essere un altro esperimento: Patrik Schick come falso nueve. Già portato a cercare la palla più lontano dall’area, Schick dovrebbe gravitare sui 25-30 metri e dare la palla giusta per gli inserimenti degli esterni o delle mezzali. Come diceva qualcuno, la vera forza è trasformare una necessità in un’opportunità: la parola a Giampaolo.

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