Ascioti: «Trasferta piena di emozioni, toccante il ricordo di Boskov»

Alla fine la vera vittoria è arrivata dalle tifoserie. Quest’oggi, prima, durante e dopo Parma–Sampdoria, il calcio vero – fatto di amicizia, lealtà e sportività – ha trionfato e ha chiarito una volta per tutte che i deprecabili fatti di violenza della finale di Coppa Italia non sono da ascriversi anche ai supporters blucerchiati e ducali.

Un esodo di massa da ricordare – a Parma sono sbarcati circa 3.000 tifosi da Genova – che abbiamo voluto commentare con Riccardo Ascioti, addetto stampa della Federclubs, oggi presente sugli spalti del “Tardini”: «È stata una giornata piena di emozioni molto grandi e profonde – ha detto Ascioti – Prima in Piazza della Ghiaia, per la bella festa e l’incontro con gli amici di Parma. Poi allo stadio Tardini dove le bandiere blucerchiate e gialloblu si sono nuovamente riunite in un abbraccio di colori e pieno d’affetto sul terreno di gioco prima della partita. Con cori e striscioni che hanno festeggiato a lungo il gemellaggio».

Boskov. «Momento estremamente toccante quando sempre prima della gara è stato ricordato, oltre che dal minuto di silenzio delle due squadre in campo, Zio Vuja. Nella Sud del Tardini ha campeggiato uno striscione di una certa dimensione diviso in due parti con il nome e cognome di Boskov applauditissimo da tutto lo stadio. Detto questo sullo svolgimento della partita non credo e non penso ci sia da aggiungere niente. Negli occhi e nel cuore rimangono invece indelebili i momenti descritti antecedenti la partita».