Arnuzzo: «Mihajlovic e Montella, leader silenziosi. Domani...» - Samp News 24
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2014

Arnuzzo: «Mihajlovic e Montella, leader silenziosi. Domani…»

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Domenica incrocio di fuoco tra Samp e Fiorentina, ma sopratutto tra due ex blucerchiati, per altro compagni per una stagione: Sinisa Mihajlovic contro Vincenzo Montella. Stesso percorso tra Genova, Catania (dove tutto è iniziato per entrambi) e Firenze (dove sono arrivati in una grande). Il team manager di quella stagione 1996-97 era Domenico Arnuzzo, che così parla dei due ex giocatori Samp: «Sono due uomini veri, non ce ne sono molti nel calcio. Sono stati grandi giocatori con personalità in campo anni fa, ancora oggi la tirano fuori tutta. Possono fare ottime cose anche da tecnici, sanno farsi seguire dal gruppo». E anche quando giocavano erano importanti per lo spogliatoio: «Non parlavano granché, sapevano stare al loro posto. Ma quando aprivano bocca il gruppo li seguiva a occhi chiusi».

Praticamente degli allenatori in campo: «Sì e no, nel senso che lo erano senza volerlo. Erano leader: se non si ha la fiducia del gruppo, nessuno ti dà quei galloni. La squadra aveva fiducia nell’uomo Mihajlovic e nell’uomo Montella». Chissà se Arnuzzo avrebbe scommesso su di loro come mister: «Vedevo le qualità ovviamente, ma non avrei mai pensato a una carriera del genere – risponde l’ex team manager a “Il Corriere Mercantile” – Se mi avessero chiesto su chi scommettere come tecnico per il futuro, avrei giocato tutto su Vialli». Molti di quella squadra sono diventati allenatori: «Sì (sorride, ndr), è proprio vero. Era un bel gruppo. C’era qualità e il livello era molto alto».

Ci si chiede dove possano arrivare Mihajlovic e Montella: «Non hanno limiti, tutto dipende dalle squadre che dovranno guidare. A un pilota bravo devi dare un’auto in grado di competere con tutti». Forse Mihajlovic lascerà Genova a fine stagione: «Mi auguro di no, ha fatto bene e può fare ancora meglio. Spero non arrivino proposte troppo allettanti dai grandi club, a cui è difficile resistere. Mi auguro che nessuno lo richieda e faccio il tifo perché l’Inter si tenga Mazzarri: tra le italiane, è la più pericolosa». Sulla gara di domani: «Sono due squadre che esprimono gioco, sarà una gara divertente e aperta con capovolgimenti di fronte – commenta Arnuzzo – La Fiorentina dal punto di vista tecnico è superiore, ma il Doria gioca in casa e ha dimostrato di poter ribaltare il pronostico».

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