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Arnuzzo: «La Sampdoria con il Milan può fare bene»

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Domenico Arnuzzo analizza il cammino della Sampdoria: dalla gara contro il Torino all’impegno contro il Milan in campionato

Domenico Arnuzzo, ai microfoni di Primonacanale, ha commentato la gara della Sampdoria contro il Torino e quella di domenica contro il Milan.

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QUAGLIARELLA E CANDREVA – «Quagliarella quando è stato sostituito mi sembrava non fosse contento, si sentiva ancora di poter dare qualcosa, ed è un ottimo segnale. Con Candreva sono due conduttori di questa squadra, speriamo che continuino ad avere questo rendimento e che gli altri gli vadano dietro, nel senso che possono migliorare».

PARTITA – «Il primo tempo è stato giocato con molta paura di concedere qualche cosa all’avversario da tutte e due le squadre, hanno affondato poco, si sono fronteggiate cercando di non fare manovrare la palla all’avversario. Nel secondo tempo la partita si è ravvivata, anche perché il Torino era in vantaggio e grazie ai quattro cambi della Sampdoria. Penso sia stata una partita dal risultato giusto, anche se sono due squadre che non sono in salute».

FERRARI – «Era tanto che non giocava, ha fatto una partita da sei, dignitosa»

CLASSIFICA – «Tutte che tutte le squadre che sono sulla sinistra alternano momenti positivi a negativi, in questa situazione possono essere immischiate tante squadre. Tutte possono avere questo percorso, è difficile dire chi sono le migliori tra le squadre nelle parte sinistra della classifica. Noi abbiamo attraversato un momento che sembrava dovessimo fare un campionato esaltante, poi siamo passati ad un momento in cui il risultato di ieri ci aiuta molto a non essere immischiati al 100% nella zona retrocessione».

MILAN – «Possiamo fare una buona partita, perché non ti si chiede nulla e hai la mente più sgombra. Avrei preferito ci fosse Ibrahimovic, perché ho paura che, siccome sembra essere benvoluto dai suoi compagni, in realtà quando entra nello spogliatoio secondo me i suoi compagni, se non ci sono i risultati, non sono tanto favorevoli ad avere un’amicizia con lui. Quando invece non c’è, vogliono dimostrare che i risultati li possono fare anche senza di lui. Secondo me non è un uomo da spogliatoio».

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