2013
Arnuzzo ed il quasi Totti: «Era vicinissmo alla Samp»
C’è un aneddoto che riguarda la carriera di Francesco Totti e che incrocia fortemente il destino della Samp. Quel quasi-arrivo a Genova nell’inverno del 1997, quando Mancini era già sul piede di partenza – direzione Lazio – ed i blucerchiati cercavano il suo sostituto: l’accordo con la Roma era stato formalizzato, ma il presidente giallorosso, Franco Sensi, si oppose al volere del tecnico, Carlos Bianchi: così, Totti è rimasto nella capitale ed è diventato ciò che abbiamo ammirato fino ad oggi. Tuttavia, Domenico Arnuzzo – allora d.s. – ricorda così quei giorni frenetici: «Ero convinto che Totti sarebbe diventato poi quello che si è confermato – ricorda Arnuzzo – e l’opportunità di prenderlo era concreta, visto che il nuovo allenatore argentino della Roma non lo vedeva».
Un trasferimento che vedeva Totti partecipe: «Il ragazzo era convinto, d’altra parte la Sampdoria era una destinazione ambita: l’anno prima aveva sfiorato la terza finale di Coppa delle Coppe, nel ’94 avevamo vinto la Coppa Italia arrivando terzi in campionato – racconta Arnuzzo a “Il Corriere Mercantile” – Avevamo il consenso di Totti e quello della osicetà, si trattava solo di definire l’affare». Un affare rimasto un rimpianto per l’ex d.s. blucerchiato: «Prima di mettere nero su bianco, la Roma cambiò idea. D’altra parte, non ci sembrava nemmeno vero che la Roma rinunciasse ad un giocatore così. Presero tempo, era legittimo che volessero pensarci bene: tutto sommato stavamo parlando dell’affare del secolo e loro rischiavano, di conseguenza, di passare alla storia come gli ingenui che si erano fatti soffiare un fuoriclasse – chiude Arnuzzo – Alla fine ci ripensarono. Io posso dire di averci provato e, visto quello che è diventato Totti, non mi sbagliavo».