Avversari
Aquilani: «Bisogna vincere, i punti contano più del gioco»
A pochi giorni dalla sfida di sabato pomeriggio contro la Sampdoria, il centrocampista del Pescara Alberto Aquilani ha parlato della situazione dei biancazzurri e della sua personale. L’ex-Fiorentina e Roma è sicuramente stato il colpo dell’estate messo a segno da Sebastiani, ma finora il suo impiego è stato scarso: «Sto bene, capisco che ci sia molta fiducia e aspettative nei miei confronti e sono contento. Sono a disposizione del mister, e se non ho giocato – chiarisce a pescarasport24.it – sono state sue scelte condivise anche con me per il bene della squadra. Abbiamo tutti lo stesso intento, quello di salvarci. Ovvio che il campionato è lungo, ci sono tante partite, ma la strada da percorrere è quella giusta. Bisogna cercare di vincere però, il bel gioco conta ma contano di più i punti. Sono fiducioso».
Ha fatto scalpore il suo approdo al club abruzzese, data la sua abitudine a lottare per traguardi ben più alti che la salvezza: «Certo non è la stessa cosa, non è semplice, ma venendo qui ero pronto e cosciente della sfida a cui andavo incontro. Volevo rimettermi in gioco e dimostrare di star bene – racconta il classe ’84 – voglio dare il mio contributo affinchè questa squadra si salvi. Bisogna stare attenti anche negli equilibri, non esaltiamoci se arriverà una vittoria e non deprimiamoci se arriverà una sconfitta. Noi abbiamo solo un obiettivo che è quello di salvarci, non guardiamo altro».
Aquilani non pensa che la classifica attuale sia poi così bugiarda: «Più o meno siamo lì, abbiamo giocato con squadre molto difficili da affrontare. Forse giusto la gara con il Chievo poteva andare meglio sotto l’aspetto del risultato, ma i conti si fanno alla fine. Io credo che ci siano le basi per poter fare bene, e ce la metteremo tutta per riuscirci».
Un’ultima battuta sulle parole rilasciate ieri dal suo compagno Caprari, che faceva notare come l’assenza dei tre punti conquistati sul campo possa essere un problema psicologico: «Forse un po’ sì, e non averla ancora trovata – a parte la partita vinta a tavolino col Sassuolo – può pesare. Noi comunque dobbiamo star tranquilli, aspettare e non farci prendere dall’entusiasmo o dal panico, altrimenti entriamo in un vortice che non ci fa bene».