2013

Analisi del mercato: Gabbia, tante scommesse e un gruppo solido

Pubblicato

su

Il calciomercato è finito. Tante parole sono state spese per il mercato della Sampdoria e ritengo che solo il tempo potrà veramente rendere l’idea della portata e funzionalità del lavoro fatto. Lo scopo di questo articolo vuole essere quello di analizzare la squadra di Delio Rossi, reparto per reparto, considerando come si presenta la rosa alla fine delle operazioni in entrata e uscita. Alla fine sarete liberi di trarre le vostre conclusioni, anzi lo avrete sicuramente già fatto, ma è fondamentale comprendere che un primo segnale indicativo lo avremo solo fra una decina di giornate. La riflessione poggia sul modulo di gioco scelto da Delio Rossi per questa stagione: il 3-5-2.

PORTIERI:

La partenza di Romero, che mi è sempre sembrata scontata nonostante le mille parole spese, darà l’opportunità della vita ad Angelo Da Costa. Tutti i tifosi sanno dentro di loro che il brasiliano questa chance la merita, eccome se la merita. E’ inevitabile però pensare a due anni fa quando, appena retrocessi in B, il ruolo del portiere sembrava essere di assoluta importanza. In quella situazione, con uno “sfiduciato” Da Costa in rosa, arrivò Romero. Qualche settimana fa la situazione si è paradossalmente capovolta. Alle spalle di Da Costa ci sono Fiorillo, eterna promessa che meritava di andare a giocare con continuità, e il giovane Tozzo che, probabilmente, non vedrà mai il campo. Infausto destino per questi due giovani portieri.

DIFENSORI CENTRALI:

Al terzetto titolare, composto da Palombo, Gastaldello e Costa, ci sono i confermati Mustafi (grande scommessa della società) e Castellini, rigenerato sul centrosinistra. A loro, elementi di continuità rispetto alla scorsa stagione, si aggiungono il giovane Fornasier, giocatore ancora di difficile affidamento per la serie A, l’ex Brescia Salamon, sostituto naturale di Palombo che mi auguro possa diventare anche qualcosa di più durante la stagione, e Vasco Regini, preso per giocare sul centrosinistra ma dirottato ben presto sulla fascia. Il reparto, considerando il mercato attuale, appare potenziato sia numericamente che qualitativamente. Resta da capire il ruolo di Salamon che ha ben impressionato sia in pre stagione sia nel sue apparizioni con il Brescia. 

ESTERNI:

Partiamo da sinistra dove, nel precampionato, si sono notate delle difficoltà non solamente a livello numerico. Attualmente il titolare è Vasco Regini, non propriamente un laterale di spinta, con alle spalle Berardi, che la società ha provato a cedere fino all’ultimo, e il nuovo arrivato Antonino Barillà. Il punto di domanda è grosso come una casa, non certo per la generosità e impegno dei giocatori, quanto per il tasso tecnico che se per Regini e Barillà è tutto da appurare, non è di grande spicco in Berardi. A destra il titolare fisso è Lorenzo De Silvestri, colonna portante della Samp di Delio Rossi. Il suo inizio appare confortante come i suoi miglioramenti nelle due fasi. Dopo di lui dovrebbe esserci Rodriguez ma non pare godere minimamente della stima di Rossi (e forse nemmeno di Osti che l’ha acquistato). Da quella parte può giocare anche l’ex vicentino Gavazzi, la cui affidabilità in serie A è da dimostrare, e pure Berardi. Un discorso a parte lo merita il polacco Pawel Wszolek. Un destro naturale preso per giocare a sinistra (ma per ora non considerato) al quale ora si pensa come interno di centrocampo. Insomma può stare sia laterale a destra che a sinistra, a centrocampo come mezzala ma di lui si sono perse le tracce da almeno un mese. Insomma numericamente ci siamo coi laterali ma, al momento, non pare un assortimento di spessore. Non sono io a dirlo ma le scelte fatte da Rossi in questi mesi, compreso il finale del campionato scorso.

CENTROCAMPISTI:

A fianco delle due certezze Obiang e Krsticic (opaco in queste prime uscite), sui quali non mi dilungherò oltremodo, è stato acquistato dal Pescara l’islandese Bjarnason. Il biondo centrocampista può ricoprire potenzialmente tutti i ruoli del centrocampo a tre di Rossi. A Pescara ha ben figurato, anche se la società biancoazzurra è stata molto criticata per averlo riscattato questa estate, e ha spiccato per inserimenti e recuperi di palla. A seguire troviamo i “destri”Soriano, eterno talento incompiuto, ed Eramo, mediano tutto polmoni con poca sensibilità nei piedi, e i mancini Renan, l’anno scorso totalmente ignorato da Rossi, e il duttile Barillà. Di Wszolek ho già parlato, si conclude il folto reparto con il compassato greco Savvas Gentsoglou, oggetto misterioso se ce n’è uno. Il reparto , che potrebbe anche benificiare (forse) saltuariamente di Palombo, appare ricco nel numero ma è pieno zeppo di scommesse. Se vinte la società avrà fatto un grande colpo, anche perchè si tratta di giocatori di proprietà o quasi. Dal mio punto di vista, eccezion fatta per i tre possibili titolari, manca un pò di spessore a livello tecnico: spero tanto di sbagliarmi.

ATTACCANTI:

L’acquisto in comproprietà di Manolo Gabbiadini è un grande colpo. Il ragazzo ha grandissimo potenziale caratterizzato da senso del gol (sinistro folgorante), visione di gioco e spirito di sacrificio. A lui si affiancano i collaudati Eder e Sansone, ottimi ed estremamente funzionali per le loro diverse caratteristiche, dai quali ci si aspetta qualche gol in più rispetto alla scorsa stagione. Il giovane Petagna e il veterano Nick Pozzi completano il reparto garantendo fisicità e presenza in area. Il reparto appare completo e ben assortito ma è tutto appoggiato al talento di Gabbiadini. Il ragazzo ha già raccolto con coraggio la sfida e si è già calato nella realtà da trascinatore ma servirà il contributo di tutti per centrare l’obbiettvo salvezza.

 

 

Exit mobile version