2013

Ambretta Piergiovanni, ferita in Ascoli – Samp: «Aspetto ancora un risarcimento»

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Nella giornata di oggi ricorre un triste anniversario, il giorno in cui la tifosa blucerchiata Ambretta Piergiovanni venne gravemente ferita al volto e ad un occhio da un razzo sparato durante il match tra Ascoli e Sampdoria.
La storia, come riporta Genova24, è doppiamente tragica: non solo infatti Ambretta Piergiovanni patisce ancora le conseguenze di quelle ferite al volto, ma la giustizia italiana non ha riconosciuto lei il giusto risarcimento per tutte le sofferenze che quella lesione le ha causato.
Oggi Ambretta ha manifestato ad Ascoli Piceno contro questa lentezza atavica, ha incontrato il sindaco Guido Castelli e il Presidente del Tribunale Fulvio Uccella.

Le parole di Ambretta sono le parole di una persona che aspettava una sentenza che tarda ad arrivare.
«Torno a casa più amareggiata di prima. Il Presidente Uccella è stato molto cortese, ma non ha potuto dirmi di più che avere pazienza, perchè i tempi del mio processo ricalcano quelli del settore civile. Per me sono tempi lenti e la colpa è anche del consulente tecnico nominato dal Tribunale. Doveva consegnare la perizia entro 120 giorni e l’ha depositata dopo due anni, non è giusto che io non sia stata ancora risarcita».

L’infortunio di Ambretta Piergiovanni infatti risale al 2005: i due responsabili hanno già “scontato” la pena uno patteggiando un anno e due mesi di reclusione e l’altro ottenendo la messa alla prova. Ma la giustizia civile è più lenta della penale e per le sentenze risarcitorie possono passare anche molti anni. Attualmente l’udienza è fissata a maggio del 2015, a dieci anni di distanza dal fatto.

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