2014

Allievi, ecco i “baby talenti” alla corte di Pedone

Pubblicato

su

Abbandonati anzitempo i sogni di gloria dalla Primavera di Chiesa, che ha fallito la qualificazione alla fase finale per un nonnulla al termine di una stagione positiva, le attenzioni di Giovanni Invernizzi e di tutto il settore giovanile blucerchiato si spostano sugli Allievi Nazionali, ancora in corsa per approdare alla “Final Eight” di categoria. Prima, però, i ragazzi di Ciccio Pedone dovranno aprirsi il portone di Chianciano Terme (dal 10 al 22 giugno) passando dagli spareggi: il primo contro l’Atalanta domenica 25 maggio (ore 15) al “Tre Campanili” di Bogliasco e, in caso di vittoria, i baby blucerchiati sfideranno il primo giugno la vincente del match tra Chievo e Torino. 

Sono tanti i talentini della fattoria Invernizzi & Pedone, alcuni dei quali già nel giro delle nazionali giovanili, altri seguiti da club importanti. E’il caso di Giacomo Calò, metronomo della squadra con l’etichetta pesante del “nuovo Pirlo” datagli dagli addetti ai lavori. Arrivato alla Sampdoria nell’estate 2012 grazie ad un’intuizione dell’ex ds Sensibile, il quale approfittò del fallimento della Triestina battendo la concorrenza della Juventus, Calò ha disputato una grandissima annata, segnando a raffica – dieci gol – su calcio di punizione. Oltre ad avere due piedi “educati”, il classe 1997 ha ottima visione di gioco ed è abile nell’impostare le azioni offensive. Altro talentino, questa volta arrivato dal Sud, è Giuseppe Carcatella, esterno d’attacco brevilineo, rapido e abile nell’uno contro uno. La Sampdoria lo ha portato a Bogliasco, dopo che era saltato il trasferimento alla Juventus e poi alla Lazio per motivi burocratici, per la gioia di Enrico Chiesa – suo grande estimatore – che se ne innamorò calcisticamente in una partita della fase finale del campionato Giovanissimi Nazionali 2011-12 – Frosinone-Fiorentina – in cui l’allora quindicenne Carcatella indossava la casacca ciociara.  

Non solo italiani, perchè due colonne portanti della squadra sono i gemelli albanesi Manaj e Merkaj. Il primo – attaccante arrivato dodici mesi fa dalla Cremonese a braccetto con Ciccone – ha già fatto parlare di sé per talento e colpi di testa fuori dal campo. L’enfant prodige è entrato di diritto nel cuore di Enrico Chiesa, che dopo i ventisette gol messi a segno con i suoi coetanei tra campionato e amichevoli, ha deciso di fargli assaporare l’aria della Primavera con qualche mese d’anticipo. “L’altro”, invece, è Merkaj, un esterno sinistro d’attacco, che predilige giocare a destra per rientrare sul mancino e concludere verso la porta. Entrambi sono nel giro dell’Under-17 albanese. Senza dimenticarci degli “home made” della retroguardia, Defilippi e Massa, entrambi convocati con la Primavera nell’ultima apparizione dell’anno contro la Roma. 

Exit mobile version