2013

Aldo Spinelli: «Classifica bugiarda per i blucerchiati»

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Per Aldo Spinelli, patron del Livorno, quella contro la Sampdoria è una sfida che ha il gusto del derby. Con entrambe le squadre in lotta per la salvezza, sarà dura per la Sampdoria fare punti contro gli amaranto, squadra che ha sempre riservato sorprese non troppo gradite ai blucerchiati. «Finora abbiamo fatto punti, ma la salvezza è ancora lontanissima e fino a quando non vedo non credo, sono rimasto scottato troppe volte da quando faccio il presidente», racconta al Corriere Mercantile. «L’attuale posizione in classifica non rispecchia assolutamente i valori dei blucerchiati. L’organico è di certo competitivo, funzionale a un traguardo tranquillo», prosegue il presidente del Livorno.

Troppi i punti persi in campionato, tra avversarie di altissimo profilo ed errori arbitrali. Una sola la partita davvero sbagliata dagli uomini di Rossi: «Al derby la Sampdoria è rimasta negli spogliatoi. Non è proprio entrata in campo, ha completamente mancatoa di quello spirito che in un’occasione così è determinante. Il mio Genoa era inferiore alla squadra di Mantovani, ma sapeva fare la sua compensando, con carattere e agonismo, la differenza di caratura tecnica». La Sampdoria si presenterà al Picchi senza ancora aver conquistato i tre punti, su suppone quindi con una fame non da poco: «Spero che i blucerchiati si rifacciano, ma a partire dalla partita successiva».

Mentre il Livorno, che fino adesso ha disputato un campionato migliore, è staccato di 8 lunghezze dalla zona calda della classifica. Grande merito di tutto ciò va dato a Paulinho, vero trascinatore dei toscani; e al presidente Spinelli, che ha trattenuto con ogni mezzo la punta brasiliana: «Sapevo quanto avrebbe potuto rendere il giocatore in Serie A, avevamo preso in considerazione l’eventualità di privarcene, ma lo avremmo fatto solo in cambio di una contropartita adeguata. La Sampdoria aveva manifestato un forte interesse, ma non siamo riusciti a trovare l’intesa sul piano economico e così abbiamo deciso di fare un sacrificio, tenendoci il giocatore». 

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