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Blaya: «La Sampdoria è la scelta giusta per Pedrola»

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Alberto Blaya, giornalista spagnolo, ha parlato del centrocampista offensivo classe 2003 della Sampdoria Estanis Pedrola

Il portale PianetaSerieB ha pubblicato l’intervista realizzata circa un giocatore blucerchiati con Alberto Blaya. Il giornalista spagnolo ha parlato del calciatore classe 2003 della Sampdoria Estanis Pedrola. Le sue parole:

PERCORSO GIOVANILE – «Estanis non veniva da una cantera importante, bensì da una compagine meno blasonata come il Reus, dove con ottime prestazioni ha meritato l’opportunità Barcellona. Il suo percorso con la Masia è stato ottimo, nella formazione Juvenil A brillava per le sue possibilità fisiche e atletiche, che gli attribuivano una potenza tale da essere straripante, il tutto ulteriormente amplificato dal suo senso del gol. Successivamente è passato al Barça B, dove si è confermato come una delle più grandi minacce per le difese avversarie, per questa sua capacità di essere così incisivo e impattante partendo dalle corsie laterali».

SPECIFICHE TECNICO-TATTICHE – «Credo che quel Barça B fosse un po’ lacunoso in termini di talento nel reparto offensivo, e di conseguenza con pochi gol nelle corde, perché mancavano elementi in grado di fare la differenza. Ecco, in questa situazione credo che l’inserimento di Estanis sia stato proprio corrispondente alle necessità della squadra. Parliamo di un giocatore che può essere sia lanciato nello spazio che servito palla sui piedi per generare pericoli in situazioni di uno contro uno, il tutto condito dal fiuto del gol. Un cocktail che, dunque, l’ha reso molto importante per la squadra di Marquez, che infatti ha risolto molte situazioni grazie alla qualità di Pedrola».

SAMPDORIA – «A mio avviso Estanis era pronto per il salto nel calcio professionistico. Aveva margini di miglioramento davvero ampi, ovviamente la necessità era quella di fare la scelta giusta per un passaggio del genere, ma ad ogni modo mi aspettavo questa versione di Pedrola. La Sampdoria era proprio ciò che faceva al suo caso: parliamo di una seconda divisione, ma il progetto è ambizioso, con la possibilità per il ragazzo di brillare. Ribadisco: Estanis è un calciatore che, con la giusta tenuta mentale e alcune aggiunte al suo gioco, può davvero risaltare in virtù delle sue possibilità sia atletiche che tecniche. È un profilo che in futuro potrà dire la sua».

PROBLEMI FISICI – «Riprendo il primo punto sollevato, ovvero il Reus. Non aver avuto un precedente percorso con una cantera importante potrebbe aver fatto sorgere determinati limiti nella preparazione fisica con la quale Estanis è poi arrivato al Barcellona, fattispecie che è poi emersa dopo il salto al calcio professionistico, quando al corpo è richiesto un cambio di marcia. Potrebbe essere successo questo al ragazzo, ovvero aver sofferto i suoi inizi in una cantera non così rinomata, dunque non era preparato a reggere determinati carichi, perché con giocatori così giovani ed esplosivi bisogna stare davvero attenti».

PROSPETTIVE – «Ad oggi al Barcellona manca un calciatore con le caratteristiche di Estanis, ma ad ogni modo non riesco a vederlo come un’ala della prima squadra. Detto ciò, ritengo abbia il potenziale per giocare in Primera División. Dirò di più: con la giusta evoluzione e senza infortuni in cui incespicare, potrà arrivare a essere protagonista in una squadra che lotta per l’Europa. Bisognerà capire come finirà la stagione e se riuscirà o meno a recuperare la migliore condizione, prima di tuffarsi nella prossima annata, dove dovrà mantenere il suo livello di calcio e cercare/sperare di non essere fermato dai problemi fisici, perché secondo me questo aiuterà a comprendere che giocatore sarà in futuro».

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