2014
Ag. Gabbiadini: «La crescita di Manolo? Non mi sorprende»
Il momento d’oro di Manolo Gabbiadini continua: prima la nazionale, poi ieri il gol allo Juventus Stadium, valso alla Samp un importante punto sul campo dei campioni d’Italia. Così ha parlato l’agente del giocatore, Silvio Pagliari, ai microfoni di Tele Radio Stereo 92.7 a proposito del mercato di gennaio: «Da anni non chiamo più il mercato di gennaio mercato di riparazione, perché esiste la possibilità in inverno di reperire calciatori che possono migliorare le rose, magari in riferimento a Juventus e Roma non credo che questa sessione sposti molto i valori assoluti delle due squadre».
Ieri il suo assistito ha fatto una grande gara contro i bianconeri. Pagliari racconta di come ha incontrato Gabbiadini nel corso della sua carriera da agente: «A quattordici anni l’Atalanta mandò Manolo Gabbiadini a giocare in prestito perché ancora non era fisicamente pronto. Lo incrociai a Montichiari e mi incantò il suo piede sinistro. Non mi sorprende il suo percorso, è un ragazzo con la testa sulle spalle, di quei calciatori che parlano poco ma mostrano tanto».
Le doti del ragazzo sono sotto gli occhi di tutti: «Manolo è un calciatore che deve ancora esprimere tanto, fa bene Mihajlovic a pungolarlo, perché va ancora aspettato. Sinisa ha cambiato la storia recente della Sampdoria, fa bene a giovani che devono consacrarsi. È una specie di padre-allenatore, può bastare per capirci quello che sta facendo anche con Okaka. Ha fatto otto gol fra campionato e Coppa Italia, facendo l’esterno è un bottino notevole. Il suo sinistro può ricordare, per come calcia, Gigi Riva, ma ovviamente più che un paragone è un in bocca al lupo per Manolo, che senza grilli per la testa, senza creste e senza tatuaggi, mostra il talento di un calciatore che fa la vita del ragazzo della porta accanto, figlio legittimo di quella Bergamo che preferisce i fatti alle parole».