2014
Addio Veron, Mancini: «Uno dei migliori con cui abbia mai giocato»
Dopo una sfolgorante carriera, un primo ritiro e un clamoroso ritorno, questa volta La Brujita fa sul serio: sarà addio al calcio per Juan Sebastián Verón, ex centrocampista blucerchiato dal 1996 al 1998, che già nel 2012 aveva provato ad appendere le scarpette al chiodo cedendo alla tentazione di tornare in campo con la maglia dell’Estudiantes e che ieri sera ha disputato la sua ultima partita da calciatore, allo stadio di La Plata contro il San Lorenzo.
In Italia Veron si è fatto ammirare oltre che con la maglia blucerchiata, la prima vestita nel nostro Paese, anche con quella biancoceleste che sul finire del ventesimo secolo divenne una colonia di ex blucerchiati: con la maglia della Lazio due stagioni da protagonista con 53 presenze, 11 gol e ben 4 trofei conquistati. Un altro grande ex blucerchiato ed ex laziale, Roberto Mancini, ha voluto omaggiare così l’ex compagno, ai taccuini di Diagonales, giornale argentino: «Il calcio perde uno dei suoi più grandi protagonisti: Verón è uno dei più grandi giocatori del mondo, ho giocato con lui alla Sampdoria e alla Lazio e penso che sia uno dei migliori giocatori con cui abbia mai giocato. Ho ricordi meravigliosi di tutto quello che ho vissuto con Verón, aveva una grande personalità. oltre ad essere colleghi lo consideravo un amico».
Nel 1996 il suo passaggio alla Samp, Mancini era l’uomo simbolo della squadra, e rivela un retroscena: «Nel 1996, prima di acquistare Veron dal Boca Juniors, la Samp si rivolse a Diego Armando Maradona per conoscere meglio le caratteristiche del giocatore. Il calcio perde uno dei suoi simboli: spero rimanga nel mondo del calcio, perché c’è bisogno di uomini come lui».