2014
A. Paganin: «Se Mazzarri lasciasse, Mihajlovic il suo miglior sostituto»
Quattro anni a Genova (’84-’88), cinque a Milano (’90-’95): questo il passato di Antonio Paganin, doppio ex di questa sfida tra Samp e Inter. Con i blucerchiati vinse due Coppe Italia e conserva bei ricordi dell’esperienza genovese: «La Samp mi ha dato la possibilità di diventare professionista. Ero arrivato da Bologna per giocare con la Primavera di Lippi, poi a metà stagione fui aggregato alla prima squadra perché s’era fatto male Mannini. Al di là delle soddisfazioni che ci siamo tolti vincendo per due volte la Coppa Italia, resta il ricordo di un ambiente speciale e di un presidente come Paolo Mantovani, che aveva una marcia in più. E’ stato il migliore che abbia mai avuto».
19 maggio 1988, Paganin entra al posto di Briegel in finale di Coppa Italia: «E faccio subito autogol. Sembrava che il nostro sogno dovesse svanire lì. Poi Salsano ha messo le cose a posto e abbiamo vinto la coppa. Quella partita è stata la svolta, perché ci ha dato la consapevolezza di potercela giocare con tutti». Diversi i cinque anni a Milano: «Sono stati belissimi. Il primo anno è stato il mio battesimo alla Scala del calcio. Abbiamo conteso lo scudetto alla Samp e mi sono trovato a recitare un ruolo da protagonista contro una società che mi aveva dato tanto – racconta Paganini a “Il Corriere Mercantile” – In quegli anni l’Inter vinceva solo la Coppa Uefa, che però era parente stretta della Champions di oggi».
Mihajlovic ha cambiato la Samp: «Ha portato carisma e mentalità. Questo è ciò che traspare da fuori. Sinisa è la persona giusta al posto giusto. La Samp assomiglia molto al suo allenatore. Generalmente gli ex hanno qualcosa in più». Qualcuno lo paragona a Boskov: «Dal punto di vista calcistico s’assomigliano. Caratterialmente Boskov era più pacato e portato allo scherzo – ricorda l’ex difensore blucerchiato, allenato proprio da Boskov – Mihajlovic è più pratico e sa tirare fuori il meglio dai suoi».
Ci si chiede se l’Inter possa esser la sua prossima tappa: «Se l’Inter a fine anno decidesse di separarsi da Mazzarri, Mihajlovic sarebbe l’ideale perché conosce l’ambiente e ha una capacità comunicativa che altri non hanno. L’Inter è una piazza dove devi vincere subito, Miha è l’uomo giusto». Chissà come finirà domenica: «Il cuore dice pari, perché questo risultato non creerebbe problemi alle due squadre, ma ho l’impressione che la Samp abbia qualcosa in più in questo momento – chiude Paganini – L’ambiente è più sereno di quello nerazzurro, la squadra può togliersi delle soddisfazioni. La bilancia pende a favore dei blucerchiati».