La teoria del "complotto": litania dei tifosi lato carceri - Samp News 24
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2013

La teoria del “complotto”: litania dei tifosi lato carceri

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Da anni ormai assistiamo, da spettatori passivi, alle elucubrazioni mentali dei tifosi lato carceri. Ogni dichiarazione dei nostri nasconde al suo interno una esegesi mirata al disfacimento della loro fama, gloria e storia.
Quelli dei nove scudetti che vogliono la stella non l’hanno proprio ancora capito: la Sampdoria e i suoi tifosi i calcoli per far retrocedere il Genoa non li fanno. Se la Sampdoria gioca male, lo fa perché imposta male la partita, perché non fa quello che dice il Mister, non per condannare il Genoa. Liberi di pensarlo, se vi fa dormire meglio la notte.
Il Genoa si condanna da solo, è inutile che i suoi tifosi, per un mal riposto senso di superiorità credano che tutti ordiscano piani per mandarli in B. Torti arbitrali, assegnazioni ad hoc per penalizzarli, archiviazione dei procedimenti a carico della Sampdoria: tutto questo per danneggiare loro e il fenicio Grifone.
La storia “antica” che ci propinano ogni piè sospinto soffre di buchi di negazionismo notevoli: la valigetta di Venezia, non era una valigetta, li hanno condannati più di tutti perché tutti vogliono la rovina del grande Grifone. La serie C è colpa della Sampdoria, non del loro presidente Enrico Preziosi.

Keep calm and take it easy: non siete così importanti.
Non siete nei pensieri di tutti, se non vi danno i rigori è perché giocate contro le grandi (come succede a tutte le squadre medie o piccole) o perché effettivamente non c’erano. Se subite torti arbitrali non siete gli unici. Popolo oceanico che ha fatto la storia del calcio, assumetevi un minimo di colpe, fate autocritica. Il vostro presidente ogni anno fa la rivoluzione, compra vende, un po’ lo odiate, un po’ lo amate: la coerenza questa sconosciuta.
Vi affaticate così tanto a cercare il complotto nelle parole dei nostri dirigenti, a guardare le nostre partite per vedere nel nostro cattivo risultato una cospirazione alle vostre spalle mentre sarebbe molto più semplice riempire lo stadio e cantare per novanta minuti. Se Delio Rossi afferma «per me la Sampdoria non ha perso per colpa della testa al Derby e al Genoa» non significa che ai giocatori sia stato ordinato di perdere la partita per far salvi il Palermo. Sempre il vostro mal riposto senso di superiorità vede, nella presenza di Garrone alla DS, un attacco a voi.
Se il Fenicio Grifone non risorgerà questa volta, tranquilli, la colpa è della vostra scriteriata società, non della Sampdoria, non di Garrone e tantomeno della partita contro il Palermo che la Sampdoria ha perso per suo demerito non per danneggiare il popolo oceanico che a grande voce cantava: “Boselli non lo sapeva“.

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