Edoardo Garrone alla DS: «Per dimensione dei ricavi possiamo puntare a metà classifica»

Intervenuto al programma La Domenica Sportiva, il presidente della Sampdoria Edoardo Garrone parla della prestazione odierna della sua squadra contro il Palermo, match concluso in favore degli ospiti per 3 reti a 1. In gol per i blucerchiati solo Gianni Munari, per i siciliani invece Von Bergen nel primo tempo, Ilicic e Garcia nel secondo tempo. Ma soprattutto del Derby della Lanterna.
«Ho il sospetto che l’applauso dei tifosi alla fine della partita sia stato d’incoraggiamento per la prossima sfida (il derby, ndr) e non per questa, che è stata indecorosa. Non c’erano, in campo si è vista una sola squadra, il Palermo, e la Sampdoria ha fatto di tutto per farla giocare meglio. La Sampdoria non è salva, ha 36 punti e deve giocarsele tutte fino in fondo. Ha un calendario non facile da qui alla fine. Ha il derby che sarà un’incognita che è una partita ad alta tensione emozionale (mi auguro di non altro tipo). Di solito il derby di Genova, c’è tensione in campo ma non sugli spalti. Delio Rossi è un allenatore che insegna calcio e questi ragazzi con lui sono migliorati molto, visto che sono molto giovani. Poi capitano queste partite»

Riguardo Mauro Icardi il Presidente non si sbilancia sul futuro del giovane talento argentino. Mentre su Cassano è categorico.
«L’hanno scritto tutti. Io posso parlare solo durante il mercato, ora non è periodo di mercato per cui non si può dire nulla. Riguardo ad Antonio Cassano invece, posso dirvi che ci sono due motivi per cui non può essere possibili ha un ingaggio che la Sampdoria non si può permettere che è tre volte più alto rispetto a quelli della fascia più alta della nostra rosa. E poi lui è stato alla Sampdoria tre anni e mezzo, ma io non credo che i cavalli di ritorno possano ripetersi come fece allora. Non c’entra nulla il diverbio con mio padre, sono cose che si sgonfiano. Ogni tanto io mi sento con Antonio Cassano».

Ritornando sul Derby della Lanterna alla domanda riguardo a dove il Presidente seguirà la partita, se al solito posto o seduto accanto a Enrico Preziosi, Edoardo Garrone mette in mezzo la cabala.
«Non ho sentito Preziosi. Se ci sarà occasione di occasione di vederlo insieme lo faremo. Per cabala sarebbe meglio non spostarsi. Io non lo farò…»

Moviola sul Sampdoria – Palermo. I commenti del Presidente sono molto chiari e diretti, non ci si attacca a nulla: è una partita persa per demerito. La Sampdoria, viene sottolineato dalla conduttrice, è molto attiva anche in termini di Fair Play con il progetto del Village.
«Oggi la Sampdoria non è stata mai in partita. Non c’era, era sempre in ritardo sulla palla…sono mancati due grandi interditori, Poli e Krsticic, che sono molto bravi. Tutto questo fa la differenza. Il fair play village si svolge prima della partita già prima del mattino. E’occasione per bere del buon vino e farlo gratis per cui viene tanta gente. E’un momento di aggregazione molto bello».

Il passaggio del testimone tra padre e figlio al timone della Sampdoria: Edoardo Garrone parla di come è stata e come sarà la gestione in futuro.
«Mio padre aveva già deciso due anni fa di passare il testimone. Con la retrocessione sono diventato vice presidente e avevo la responsabilità della società. Siamo abituati a gestire aziende industriali nel modo migliore nel momento in cui siamo chiamate a gestirle: abbiamo un programma di lavoro sui giovani. La Sampdoria può far bene però per dimensione dei ricavi al massimo può puntare a metà classifica poi se un anno va meglio si può ambire ad una posizione più alta in classifica».