2013
Marilungo: «Non dimentico la Samp. Spero di tornare forte più di prima»
Non è stato compreso fino in fondo, ma Guido Marilungo ha fatto tutto ciò che poteva per la maglia blucerchiata. Del resto, tanti anni nella Genova in cui è cresciuto non si dimenticano. Il ragazzo, in un’intervista al Corriere Mercantile, guarda con nostalgia ai tempi della Samp: «Sono stati momenti indimenticabili e ringrazio la Samp che me li ha fatti vivere. Mi presero a 14 anni e la nostalgia mi metteva in difficoltà, volevo tornare a casa, nel mio paesino delle Marche. Se sono rimasto, è grazie a due allenatori straordinari come Poggi e Pertusi, più il mio procuratore: tutte persone che mi hanno trattato come un figlio. Poi ci fu la Primavera, due annate straordinarie: il gruppo era forte, l’allenatore – bravissimo – era Pea. Tanti di loro hanno sfondato, non solo Koman e Poli: Fiorillo adesso sta emergendo, Rossini si sta ritagliando il suo spazio ed il mio gemello di allora, Mustacchio, gioca come un veterano».
C’erano dei punti di riferimento quando arrivò a Genova? «C’erano Flachi e Bazzani, due modelli per un attaccante. Poi ho avuto la fortuna di conoscere Cassano e Pazzini. Insomma, a Genova ho lasciato il mio cuore, visto che ho vissuto per sei anni a Villa Flora, come ho vissuto a Pieve nell’ultima stagione con la Samp». Forse a Marilungo manca il mare: «A Bergamo si sta bene e ho firmato un contratto con la società orobica, ma l’ambiente di Genova era unico. Con la maglia blucerchiata ho esordito in Serie A e ho anche segnato il primo gol in massima serie, al “Ferraris” contro il Cagliari: un’emozione che non scorderò mai».
C’è stato un doppio infortunio, ora Marilungo sta recuperando: «Finalmente sono in gruppo, spero adesso di recuperare la forma in due mesi e poter partire al massimo per la nuova stagione. Il mio calvario è iniziato a marzo 2012, quando mi ruppi i legamenti; sette mesi di stop, il rientro ed una beffa atroce, con un nuovo infortunio ai legamenti. Adesso spero che la sfortuna sia finita». Atalanta-Sampdoria sarà una partita importante per entrambe: «Noi dobbiamo cercare punti per salvarci, siamo affamati; abbiamo un buon margine sulla terz’ultima, ma non si sa mai. L’anno scorso abbiamo fatto un campionato straordinario, quest’anno non siamo riusciti a ripeterci, ma il mercato invernale ci ha aiutato a rivoluzionare la rosa. Sono partiti giocatori importanti, ma ci sono stati anche buoni acquisti».