Palombo: «L’Inter è il passato, oggi penso solo alla Samp. Antonio…»

Incroci da ex, strade che ritornano ad incrociarsi. Se Antonio Cassano è l’ex più atteso al “Ferraris” per la partita di domenica sera, c’è ne è un altro pronto a prendersi qualche rivincita in maglia blucerchiata: parliamo di Angelo Palombo. All’andata non c’era, costretto in tribuna dalle scelte tecniche di Ferrara; adesso, invece, guiderà la difesa blucerchiata nell’incrocio con il suo recente passato. Già, perché il numero 17 blucerchiato riaffronta l’Inter dopo i sei mesi passati a Milano nella scorsa stagione: considerato da Ranieri, dimenticato da “Strama”. Come riporta il Corriere Mercantile, Palombo risponde così sulla sfida ai microfoni di Sky: «Abbiamo interrotto una certa striscia contro il Cagliari, vogliamo ricominciare a correre contro l’Inter. A Milano ho giocato poco, ma mi sono trovato bene, tanto che ho mantenuto alcuni contatti. Antonio? Un brutto cliente, specie se in giornata; i giocatori di talento sono tanti, ma lui ha qualcosa in più».

Si ritorna anche sul passaggio in prestito dalla Samp all’Inter, voluto esplicitamente dalla dirigenza blucerchiata: «Quando si fanno le cose controvoglia, il rischio che non riescano bene è molto alto. Posso dire che sono capitato all’Inter nel momento sbagliato, ma i nerazzurri sono il mio passato e sono contento di esser rimasto a Genova, anche impuntandomi». Stramaccioni non lo vedeva, ma Palombo ne serba un buon ricordo: «Ricordo come Stramaccioni mi faceva spesso i complimenti per come mi allenavo, ma non mi convocava. Credo che possa uscire da questa crisi di risultati, sebbene spero che cominci da dopo domenica sera..». Bisogna ricominciare a correre per la salvezza: «Mancano cinque punti e c’è stato un momento di rilassamento: si è visto che a Cagliari non c’eravamo, non siamo proprio scesi in campo. La salvezza è quasi conquistata, ma non è ancora nostra, perciò dobbiamo metterci d’impegno e portare a compimento questa rincorsa». Un Palombo che ha resistito a tutto: esclusioni, offerte e dissidi interni. E che pensa nuovamente alla Nazionale: «Sarei onorato di ritornarci, ma oggi penso solamente alla mia squadra del cuore».