2013
Palombo: «Mai scesi in campo. Sul secondo gol…»
Qualche errore di troppo ieri è costato ad Angelo Palombo, orfano di Daniele Gastaldello come compagno di reparto, una giornata da dimenticare. L’ex capitano blucerchiato ai microfoni del Corriere Mercantile ha anche fatto mea culpa per gli errori che hanno portato Ibarbo in auge in una giornata decisamente particolare: «Abbiamo sbagliato l’approccio alla gara: credevamo di averla preparata bene, ma il campo ci ha smentiti. Il nostro cammino recente dice che la Sampdoria è ben altra squadra e non questa. Il Cagliari è sicuramente più abituato di noi a giocare a porte chiuse: non dev’essere una giustificazione, ma sicuramente ha il suo peso nel nostro atteggiamento. Non siamo mai entrati in partita».
«Sul primo gol siamo rimasti sorpresi dal cambio di gioco: eravamo tutti dalla parte opposta. Nel raddoppio l’errore è stato mio: marcavo io Ibarbo e mi sono ritrovato contro sole, quindi ho dovuto chiudere gli occhi e ho perso l’attimo. Sul terzo gol ci può stare: Ibarbo era decisamente in giornata di grazia. Sapevo fosse un giocatore incontenibile se nella giornata giusta. Però non è una giustificazione perché con maggior attenzione avremmo arginato anche lui. La salvezza? Fino a quando non vedo non credo».
Domenica, poi, arriva l’Inter, l’ex squadra di Angelo Palombo: «Non ho motivi personali di rivalsa. Con alcuni di gioco ho conservato un ottimo rapporto e mi sento regolarmente con dirigenti e giocatori. Quell’esperienza è stata importante e mi ha permesso di acquisire ancora più conoscenza calcistica».