Esclusiva – L’ex Lanna: “Quando sei in campo capisci cosa vuol dire derby della Lanterna. La Sampdoria…”

La partita tanto attesta, la più importante dell’anno, sta per arrivare. Domenica 18 novembre, allo Stadio Luigi Ferraris, Sampdoria e Genoa scenderanno in campo per contendersi il derby della Lanterna. Entrambe le compagini sono in caduta libera, in piena crisi di risultati. La stracittadina non si può fallire, per qualcuno, rappresenta l’ultima spiaggia. Ciro Ferrara, tecnico dei blucerchiati, è in bilico. La redazione di SampNews24.com ha contattato in esclusiva Marco Lanna, ex calciatore doriano e autore di un gol nel derby nella stagione 1992-93.

Che derby sarà tra due squadre in piena crisi di risultati?

“La partita di domenica potrebbe sancire la rinascita di una tra Sampdoria o Genoa. Potrebbe anche essere il derby della paura, vista la crisi di risultati. Una brutta partita”.

Il derby è anche l’ultima spiaggia per Ferrara?

“Al di là dell’ottava sconfitta consecutiva, perdere il derby vuol dire tanto. A livello psicologico è una mazzata, oltre a perdere tre punti ti ritrovi a perdere una partita importante per società e tifosi. Penso che in caso di sconfitta, diventerebbe difficile riconfermare la fiducia a Ferrara”.

Ad inizio campionato la Sampdoria viaggiava sulle ali dell’entusiasmo, ma poi, il buio totale e la crisi. Cosa non ha funzionato con Ferrara?

“Penso che si sia rotto il giocattolo. Inizialmente la squadra andava bene e giocava ad alti ritmi, anche contro il Napoli, la Samp ha saputo mantenere una propria quadratura nonostante la sconfitta. Già da contro il Chievo si sono visti i primi sintomi di crisi, senza un’identità, una squadra lenta. A Verona, però, si è perso per un errore del singolo. Ci sono state partite in cui la Samp non meritava di perdere. Contro l’Atalanta e Palermo mi è sembrata molto impaurita. Ci vorrebbe qualcuno che diffondesse coraggio e voglia di lottare, adesso alla rosa blucerchiata serve più un elemento che dia forza psicologica che fisico-tecnica”.

Hai vissuto a Genova e vestito i colori blucerchiati. Come si vive la settimana pre-derby?

“Ho avuto la fortuna di non dover affrontare questo tipo di situazioni. Però, posso immaginare che, giocare in questo momento il derby, diventa difficile. In questo momento sarà importante, sia il lavoro della società che del tecnico Ferrara, la Sampdoria deve arrivare a domenica senza pressioni. Altrimenti si rischia di fallire”.

Quali sono le emozioni che si provano quando si segna nel derby?

“Il derby di Roma lo vivi tutto l’anno e la partita diventa un dettaglio. E’ più sentito prima e dopo la partita che durante. La struttura dello Stadio Olimpico non permette ai tifosi di stare vicino al campo e i giocatori non sentono la pressione dei propri sostenitori. Discorso diverso, invece, a Genova. Nelle settimane precedenti senti meno la pressione dei tifosi, ma poi, quando sei in campo, ti rendi conto cosa vuol dire derby della Lanterna. Marassi ti fa vivere emozioni incredibili anche grazie ai suoi tifosi. Quando  giocavo io c’erano coreografie bellissime, adesso, con tutte queste leggi, si vedono sempre meno spettacoli sugli spalti. Io sono un genovese e tifoso della Sampdoria, per me segnare nel derby è il massimo. Ho provato una gioia immensa, indescrivibile”.

Sampdoria-Genoa, pronostico?

“Nei derby è sempre difficile fare i pronostici. Spero che vinca la Sampdoria, ma dal punto di vista psicologico, sarà molto dura per entrambe le squadre. Mi auguro che i blucerchiati riescano a vincere e ad uscire da questo tunnel di risultati negativi”.