2013
Delio Rossi: «Per me la Samp è una grande piazza»
Intervistato nell’edizione odierna di Tuttosport, Delio Rossi fa un punto della situazione dopo la recenti gioie sulla panchina della Sampdoria. E pensare che le cose andavano in tutt’altro senso quando è arrivato: «Quando sono arrivato, ho trovato una squadra di ragazzi disponibili a fare ciò che chiedevo, seppur essi fossero in difficoltà a causa della serie di sconfitte accumulate in autunno. Ho cercato di adattare ognuno a ciò che sapeva fare meglio. E’ più facile allenare da inizio stagione, perché puoi impostare la squadra come preferisci: Zeman ha il suo 4-3-3, Delneri il suo 4-4-2. Invece, quando arrivi a metà anno, devi essere tu ad adattarti, altrimenti la squadra non riesce a seguirti al meglio». Con Rossi, c’è stata una propria e vera svolta: «Questione di capacità e fortuna, come si poteva vedere nella vittoria contro la Juventus. Un allenatore deve essere in grado di lavorare, ma molti vogliono anche l’immediata inversione di marcia; sono i risultati che consolidano la tua posizione».
Ci si chiede perché il tecnico ha ricominciato dalla Sampdoria: «Conoscevo bene la situazione e chi vi lavorava, la società era a posto, così come le persone al loro interno. Non mi sono fermato a guardare la classifica, nonostante le proposte che avevo ricevuto. A posteriori, posso dire che ho fatto bene e le mie attese sono state ripagate». Due parole anche su Poli ed Icardi, due talenti al centro delle ipotesi di mercato: «Per quanto riguarda Poli, non abbiamo parlato molto di come è andata a Milano; tuttavia, lui è stato bravissimo a rimettersi in discussione e sta dimostrando quanto qualcuno si sia sbagliato sul suo conto. Su Icardi: lo faccio giocare perché è bravo, non perché è giovane. Gli manca un po’ di continuità, ma credo che la possa trovare; se rimarrà un altro anno con me, migliorerà ancora».
Chiusura sulla possibilità di allenare una big: «Io penso di dover migliorare e, quando alleno una squadra, penso che questa sia la migliore del mondo. Per me la Samp vale il Real Madrid, il Barcellona o il Milan. Ma sopratutto non userò mai un ambiente come trampolino di lancio per una possibilità più grande: non è nel mio carattere».