De Silvestri: «Ogni settimana un esame: prima la Samp, poi l’Università»

Se Bogdani e Chiellini sono dottori in economia e Stendardo è dottore in giurisprudenza, Lorenzo De Silvestri non vuole essere assolutamente da meno. Il difensore della Sampdoria, in una lunga intervista a Il Secolo XIX, si è spogliato delle vesti di calciatore e ha affrontato un’altra grande battaglia: l’Università. «Avevo due esami lunedì a Roma: erano due scritti. Inglese 1, che è abbastanza semplice dato che ho fatto il liceo linguistico, e istituzioni di economia, che tratta temi relativi al mercato, come monopoli, leggi d’utilità e cose di microeconomia. Sto aspettando i risultati, ma penso siano andati più che bene. La facoltà è Economia conindirizzo sportivo e managment. Seguo le lezioni via internet ed è una Università paritaria. Ho due tutor che mi seguono e uno di questi è mia sorella, laurata in economia alla Luiss. In famiglia poi ho altri due laureati: i miei genitori sono dentisti. Ho iniziato a studiare per scherzo all’inizio dell’anno, invece adesso l’ho presa sul serio. Ho fatto dieci anni di scuola tedesca e ancora ricordo le lezioni di letteratura: a Mustafi e Soriano a volte parlo in tedesco, giusto per ricordarmi com’è la lingua. Poi in terza liceo ho dovuto scegliere tra il calcio e lo studio perché non riuscivo a coinciliare le due cose. Non ero ancora maturo dal punto di vista dello studio in quegli anni».

«Adesso riesco a conciliare le cose a giorni alterni. Tengo in allenamento il cervello così. La botta di domenica? Il mister doveva frenarmi con più decisione. Ho picchiato ginocchio e fianco destro contro qualcosa che era vicino la vetrata: nella ripresa ho dovuto chiedere il cambio. Noi comunque siamo in salute e la vittoria col Chievo è la dimostrazione di una grande coesione e maturità. Dov’ero in autunno? Alla Sampdoria, ma non giocavo. Ora sono impiegato con continuità e sento fiducia attorno a me».

«Il mio futuro? Penso al presente e null’altro. A giugno si vedrà come andrà. Il tempo libero? Ho scoperto Palazzo Ducale, Piazza De Ferrari, via Garibaldi e poi c’è Corso Italia appena esco di casa».