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2013

Ecco perché la Sampdoria vuole lo stadio di proprietà

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Come sappiamo tutti il calcio di oggi è molto diverso da quello di vent’anni fa, sono cambiate molte cose ma soprattutto i soldi e gli interessi, che girano in questo mondo, sono aumentati in modo esponenziale.
I guadagni però non sono divisi equamente fra le squadre dei campionati, infatti le cosiddette “big” hanno maggiori ricavi derivanti maggiormente dai diritti  tv; come riporta Repubblica.it, il 55% del business è riservato ai diritti televisivi, che vedono prevalere le grandi squadre rispetto a quelle medio-piccole.
Per questo motivo, società come la Sampdoria (considerata di fascia medio-alta) non può contare molto sui guadagni provenienti dalle televisioni e gli introiti che rimangono sono briciole rispetto alla percentuale dei diritti tv (32% attività promozionali; 13% vendita biglietti).

Quindi l’unica soluzione per aumentare i propri utili è la costruzione di uno stadio di proprietà, che può offrire moltissime fonti di guadagno oltre le singole partite e lo dimostrano tutti gli stadi sparsi per l’Europa, quelli dell’Inghilterra in primis.
In Italia questa “cultura” è ancora dormiente, solo la Juventus è riuscita in questa impresa e la proprietà della Sampdoria sta lavorando per questo grande progetto.

Come si legge su Repubblica.it, la famiglia Garrone è pronta a lanciarsi con tutte le proprie forze per realizzare lo “Stadio in Fiera”, che prevede una vera e propria città dello sport e del divertimento, aperta 365 giorni all’anno.
Ovviamente il centro nevralgico della struttura sarà lo stadio da trentamila posti, che sorgerà nell’area attualmente occupata dal Palasport; la struttura calcherà la forma di un’arena, un’ovale che includerà il manto erboso (in sintetico).
Al pian terreno ci saranno uffici, attività commerciale e ludiche ma anche culturali, come il museo della Sampdoria; sotto lo stadio ci sarà un parcheggio in grado di ospitare quattrocento autovetture; moto e pullman potranno sostare in Piazzale Kennedy che sarà collegato alla struttura con un percorso pedonale.
Arrivare, quindi, sarà molto facile e si potranno attendere le partite mangiando nei ristoranti che verranno costruiti.

L’altro elemento fondamentale del progetto sarà il Palazzo dello Sport che sarà costruito dove oggi ci sono i padiglioni C e D, che verranno demoliti, così come la palazzina uffici della Fiera.
Questa struttura, come da tempo chiede il Coni, sarà dedicata a tutti gli sport, dal basket alla pallavolo, passando per le arti marziali fino al tennis tavolo; vi saranno 2.500 posti che potranno venir utili anche per eventi musicali e spettacolari.

Il problema, se così vogliamo chiamarlo, del Salone Nautico, sarà risolto dalla Sampdoria che chiederà alla Lega Calcio di giocare in trasferta le partite che coincideranno col periodo dell’evento legato al mondo della nautica.
Inoltre si stanno studiando altri percorsi che potranno collegare lo stadio con l’intera città, in particolare si vorrebbe creare un collegamento tra la Fiera e il Porto Antico.
Per quanto riguarda il palazzo Nira, ormai abbandonato da tutti, con questo nuovo progetto potrebbe subire un restyling o addirittura una ricostruzione da zero, per rivalorizzarsi e inserirsi nell’ambito di questa “Città dello sport” per ospitare gli sport acquatici.

Oltre ad avere un nuovo stadio, Genova, con questo grande progetto, offrirebbe nuovi posti di lavoro, che in tutto, si stimano in novecento.

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