2013
Icardi: «Sarà un compleanno difficile da dimenticare..»
In un’intervista rilasciata al Secolo XIX, Mauro Icardi si concede al quotidiano genovese nell’occasione del suo ventesimo compleanno. Il centravanti blucerchiato dedica subito un pensiero alla famiglia: « Se questo è il più bel compleanno di sempre? No, mi manca la mia famiglia; ricordo con piacere quello di tre anni fa a Barcellona. Non ci fu un motivo particolare, se non per la loro presenza unita a quella degli amici, che diede luogo ad una bella occasione per festeggiare. Il regalo più bello fu il primo paia di scarpe da calcio, che mi venne regalato dai miei genitori: sembra ovvio, visto che lo dicono tutti, ma è così.. » Oggi Icardi compie vent’anni, ma si parla insistentemente del suo futuro: « Ha ragione il mister Rossi quando dice che il successo si costruisce un passo alla volta: infatti, il mio prossimo obiettivo è la partita con il Chievo al “Ferraris”. Onestamente, non penso a cosa accadrà a fine stagione; certo, ho avuto paura di non giocarla quando ho avuto un certo contrasto domenica con Cannavaro. Mi sono preso un bello spavento, ma è tutto ok. »
Qualcuno l’ha criticato per il suo atteggiamento in sede di mercato: « Il mio unico pensiero è la Sampdoria e sono concentrato esclusivamente su di essa, perciò sento di non avere nulla da rimproverarmi. Ho la coscienza a posto e, quando ce l’hai, non hai nessun problema con il mondo. Intanto, spero che i miei amici ed i miei cari stiano sempre bene: sarebbe il regalo più bello per il mio compleanno. Comunque, non mi aspetto nulla di speciale per oggi: c’è mio padre in Italia, già questo è importante. Poi spero che arrivino gli auguri degli amici di tutti i giorni, sono i più importanti. Poi, forse, organizzerò una cena con i compagni che frequento di più, magari un bel pasto a base di asado (carne argentina, ndr).. »
In un anno è cambiato tanto: dalla Primavera di Tufano a star della prima squadra. L’argentino se lo aspettava? « Onestamente no: certo, speravo che accadesse, ma non credevo sarebbe stato tutto così veloce. Con il senno di poi, i mesi di Primavera sono stati utilissimi. Un bel regalo sarebbe la convocazione in nazionale argentina: il C.T. Sabella mi ha parlato e credo che ci sarà quest’opportunità. C’è stata la possibilità di giocare con la nazionale italiana, ma io mi sento argentino; tuttavia, ringrazio il calcio italiano che mi ha dato così tanto e le belle parole di Prandelli, che fanno sempre piacere. » Insomma, sarà un compleanno da ricordare per “Maurito”.