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Pagelle Bologna-Samp 2-0: Pereira in difficoltà, Praet incoraggiante
Viviano 6 – Anche in un’altra sconfitta, il portiere trova la maniera per salvare il risultato. Su Destro tiene la partita sullo 0-0, mentre sui due gol non può molto, specie su quello dell’1-0.
Pedro Pereira 5 – Dobbiamo sempre ricordarci che è un classe ’98 prima di gettargli la croce addosso. Ma se dobbiamo analizzare solo la partita, dopo una buona gestione di Krejci in una fase in cui i padroni di casa sono inesistenti, si perde totalmente. In entrambi i gol, il ceco è libero di mettere i due assist, soprattutto il secondo, quando Pereira accorcia inutilmente su Dzemaili. Offensivamente è già maturo, ma dietro c’è da lavorare.
Silvestre 6.5 – Di Destro si occupano a turno lui e Skriniar. C’è da dire che è l’unico che non affonda mai, non mostra debolezze ed è cattivo quanto serve per 90′.
Skriniar 5.5 – A differenze di Roma e Milan, contro il Bologna lo slovacco probabilmente polarizzerà i tifosi. Perché da una parte concede due occasioni a Destro (e una di queste è il gol del 2-0), ma dall’altra s’inserisce meglio nei meccanismi di Giampaolo e salva per ben due volte la porta di Viviano (prima su Verdi, poi su Krejci) nella stessa azione.
Regini 5.5 – Sembra quasi buggato nei primi 30′: discese in avanti, dribbling con il tacco a rientrare e più discese che nell’intero scorso campionato. Poi il Bologna prende in mano il pallino del gioco e lui entra in difficoltà, come nell’occasione dell’1-0, dove va a coprire il buco lasciato da Skriniar, ma concede troppo spazio allo splendido gol di Verdi.
Barreto 5 – Dopo un discreto primo tempo nella manovra blucerchiata, la ripresa è un trauma. Dzemaili lo pressa e non copre molto la pessima serata difensiva di Pedro Pereira. Poi Calvarese decide di espellerlo direttamente per un fallo su Nagy che al massimo è un arancione: partita da dimenticare.
Torreira 5.5 – Nella Samp magnifica della prima mezz’ora, lui è il direttore d’orchestra. Uno giovane, ma comunque di personalità. Poi dalla prima occasione del Bologna – nella quale proprio lui alterna un ottimo recupero a un appoggio che fa ripartire il contropiede dei rossoblu – cominciano le difficoltà. Giampaolo lo sostituisce, concedendogli un po’ di riposo dopo quattro gare e mezzo da titolare (dal 5′ s.t. Cigarini 5.5 – Prima assoluta in blucerchiato per lui: il piede c’è, ma l’inserimento va rivisto in un contesto di una partita non finita al 50′).
Linetty 6 – Cuore e polmoni della Samp ancora una volta. Si procura altri proseliti tra i tifosi quando con un recupero-palla e ripartenza fa scontrare due giocatori del Bologna e procura il giallo di Dzemaili. Nella ripresa cede alla distanza, dopo che gli altri l’hanno preceduto.
Praet 6 – Il primo tempo sembra una copia identica di quanto visto con il Milan: associativo, intelligente nelle giocate, ma poco appariscente. Cerca anche un rigore che non c’è sul ritorno di Gastaldello. Nella ripresa è l’unico principio attivo della Samp, l’unico dal quale nascono le poche occasioni blucerchiate per cercare la rimonta.
Muriel 5.5 – Qualche spunto, tanto movimento in campo, ma forse è la prima gara dove non si vede molto da Muriel. Un destro centrale che Da Costa mette in corner e poco altro. Viene sostituito quando la partita è ormai ampiamente finita (dal 27′ s.t. Bruno Fernandes s.v. – Entra nel finale per equilibrare una Samp ridotta in 10: minutaggio che gli sarà utile per entrare nei meccanismi di Giampaolo: forse è anche sforunato, vista la traversa nel finale su punizione).
Quagliarella 5 – Associativo come solito, in realtà non crea grandi occasioni da gol. Ne manca una, quando non riesce a sfruttare una
spizzata su corner. Per il resto sembra un po’ avulso dalla squadra: oggi forse un po’ di riposo gli avrebbe giovato (dal 5′ s.t. Schick 5.5 – Compreso che il 27 non avrebbe cambiato la gara, Giampaolo manda dentro l’ex Sparta Praga: qualche movimento interessante s’è visto, ma ci vuole un altro contesto per giudicarlo in maniera appropriata).
Bologna (4-3-3):
Da Costa 6; Torosidis 6, Maietta 6, Gastaldello 6.5, Masina 5.5 (dal 20′ s.t. Morleo 6); Taider 6, Nagy 6.5 (dal 34′ s.t. Pulgar s.v.), Dzemaili 6.5; Verdi 6.5, Destro 6.5, Krejci 7 (dal 27′ s.t. Di Francesco 5).