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Abbonamenti in netto calo: mai così dal 2006/2007
Una piccola premessa è dovuta: in questo calcio, sempre più distante dai tifosi e sempre più vicino alle televisioni, in cui anche una squadra che fa il suo esordio in Europa League in casa vede appena una manciata di affezionati allo stadio, la Sampdoria e i suoi tifosi restano comunque un esempio, un punto di riferimento per passione e attaccamento.
Tuttavia però il dato deve fare riflettere sotto diversi punti di vista: la campagna abbonamenti del Doria quest’anno si è conclusa con 16768 tessere staccate, numero comunicato nel referto di Sampdoria – Atalanta, a campagna definitivamente chiusa. Ottima cifra se messa in relazione a quanto fatto dalle altre colleghe di Serie A, con solamente Juventus, Fiorentina, Roma e Genoa (con appena 432 abbonati in più) ad aver fatto di meglio. Escludendo l’Inter, che non ha comunicato il numero di sottoscrizioni per il campionato 2016/2017, la Sampdoria è quindi la quinta forza della Serie A.
Tuttavia, guardando lo score degli ultimi anni, il calo è stato piuttosto drastico. Non tanto in prelazione, come al solito la Gradinata Sud è andata esaurita nella prima settimana, quanto nelle nuove sottoscrizioni e nei rinnovi negli altri settori dello stadio: meno 2346 abbonamenti rispetto alla passata stagione, quando con la prorogra e la spinta data dall’effetto-Cassano, si era raggiunta quota 19114. In aumento di circa mille unità rispetto all’anno precedente, quando si registrarono 18061 sottoscrizioni.
Per trovare una stagione nella quale si arrivò così distanti come oggi dalle ventimila unità, bisogna andare indietro nel tempo fino al campionato 2006/2007. Si tratta dell’ultima stagione di Walter Novellino, quando effettivamente l’entusiasmo intorno all’ambiente aveva raggiunto livelli minimi, specie alla luce del finale di campionato della stagione precedente con la Gradinata Sud di spalle al campo a cantare “meritiamo di più”, dopo la sonora sconfitta casalinga contro il Lecce. Un finale thriller, se vogliamo, simile a quello della passata stagione, fatto di tante amarezze e pochissime gioie, con i tifosi esasperati che non vedevano l’ora la stagione finisse il prima possibile.