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Giacomelli e la Samp: storia di un rapporto travagliato
La gara di ieri dell’Olimpico di Roma lascia ancora inesorabilmente l’amaro in bocca per com’è maturata, per come si è materializzata a pochi secondi dal termine, con quel calcio di rigore assegnato dall’arbitro Giacomelli ai giallorossi.
Un contatto minimo fra Milan Skriniar e Edin Dzeko, che ha condannato i blucerchiati a una sconfitta immeritata: dopo quel primo tempo, dopo il meraviglioso secondo tempo di Emiliano Viviano un punto sarebbe stato il giusto bottino per uscire dall’uggiosa Roma di ieri pomeriggio. È stata la conferma di una sorta di maledizione che la Sampdoria ha col fischietto triestino. Con Giacomelli infatti, la Samp in trasferta non ha mai vinto. Quella di ieri è stata la sesta sconfitta su 9 incontri diretti da Giacomelli.
E non è nemmeno la prima volta che il fischietto triestino opta per scelte discutibili nei confronti dei blucerchiati: torniamo indietro di 5 anni, a una delle pagine più oscure della storia recente della Samp. Sì, stiamo parlando proprio della tremenda prestazione di Nocera Inferiore, quel 4-2 subito contro la Nocerina. L’arbitro? Proprio Piero Giacomelli di Trieste, che convalidò il gol del vantaggio dei rossoneri in fuorigioco e pochi minuti dopo concesse un calcio di rigore per un fallo di mano di Rispoli che era invece appena fuori dall’area: il difensore in salto venne visto dentro in prospettiva, e la gara si mise completamente in salita per la truppa blucerchiata allora allenata da Gianluca Atzori che perse malamente l’incontro.
Oltre al danno ieri, anche la beffa: al termine della partita Ricky Alvarez, il più alterato dei blucerchiati autore di vistose proteste sia prima del rigore che dopo, è stato giustamente espulso, ma c’è stato un altro errore. Francesco Totti dopo il gol si è tolto la maglia per esultare ma non ha ricevuto il cartellino giallo che scatta sempre in questi casi.