Archivio
2015/2016, il pagellone: Michele Rocca
Michele Rocca è arrivato in sordina dall’Inter nel corso del mercato estivo. Il suo trasferimento è stato infatti improvviso e del tutto in ombra, se non fosse per la conferenza stampa di presentazione collettiva che gli ha offerto un piccolo spazio dinanzi ai giornalisti. Il ragazzo, però, è giovane e a centrocampo è coperto da pilastri quali Fernando e Barreto e novità come Ivan.
Non è facile, ma il suo esordio in Serie A avviene durante la sesta giornata di campionato in casa dell’Atalanta. Una giornata non positiva dato il 2-1 finale per i nerazzurri, ma l’emozione di vestire la maglia blucerchiata vale tutta l’attesa possibile. Ovviamente il suo rendimento non si può basare su una partita, peraltro difficile da interpretare. E per fortuna a gennaio il Lanciano si è interessato a lui, potendo così mettere in mostra le proprie qualità in una squadra pronta a offrirgli la giusta continuità e la consapevolezza di essere un giocatore fondamentale del centrocampo.
Così Rocca segue il compagno di avventure Bonazzoli in Abruzzo. Non sarà difficile intendere chi dei due abbia fatto meglio: 17 presenze nella stagione regolare e due nei playout – finiti male ieri sera con la retrocessione in Lega Pro per mano della Salernitana -, tanta fiducia e belle parole da parte del tecnico Maragliulo. Sicuramente una mossa azzeccata dalla società doriana, che adesso dovrà fugare ogni proprio dubbio circa la permanenza a Genova per valutarlo da vicino oppure accettare un altro prestito, mantenendo sempre la medesima categoria. Ad abbellire la propria annata, inoltre, si aggiunge la serie di convocazioni con la Nazionale Under 20 a cui è conseguita la vittoria del Torneo delle “Quattro Nazioni“ in terra polacca.
Il voto complessivo, dunque, oscilla tra un 6,5 e un 7. L’esito finale non è influenzato dalla doppia e deludente sconfitta negli spareggi per restare in B, anche perché ha dipeso soprattutto dalla prestazione corale e non di un singolo giocatore. È certo, tuttavia, che l’acquisto di Rocca da parte del Doria fa ben sperare in vista di un centrocampo verde e talentuoso, la base per proporre una identità di calcio diversa da quella che sta formandosi.