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Viviano para, Fernando e Diakitè segnano: così la Samp rimonta la Lazio
Un match al cardiopalma, quello andato in scena oggi a Marassi tra Sampdoria e Lazio. De Silvestri e compagni rimontano i biancocelesti ritrovando la vittoria in casa e portandosi a +8 dalla zona calda.
Comincia in salita la partita della Samp. Alla prima azione la Lazio è già avanti con Djordjevic: cross perfetto di Candreva non tenuto da Dodò, e per il serbo è troppo facile l’incornata che regala l’1-0 ai biancocelesti. All’11’ la squadra di Inzaghi rischia anche il raddoppio con Keita, che va via in scioltezza sulla fascia sinistra ma il suo destro lasciato partire termina di poco a lato. Il primo sussulto della Samp arriva al 14’, quando Muriel da fuori prova il tiro ma Marchetti para senza troppe difficoltà. Subito dopo Candreva riesce a mangiarsi un gol già fatto davanti alla porta difesa da Viviano.
La Samp sembra, anzi è, in totale confusione. La fase difensiva è completamente assente e il controllo della sfera è sempre in mano agli avversari. Ma ci pensa Fernando a riequilibrare il risultato: al 19’ bella palla in verticale di Krsticic, velo quasi involontario di Quagliarella e Fernando si ritrova tutto solo davanti alla porta. Il brasiliano la piazza con un bel destro e fa secco Marchetti. 1-1, i blucerchiati danno segnali di risveglio.
Il primo giallo della partita arriva ai danni di Hoedt, che spende il fallo per fermare un travolgente coast-to-coast di Diakitè. Tocca a Muriel battere il calcio di punizione guadagnato dal suo compagno: il tiro del colombiano fa alzare il pubblico del “Ferraris”, ma la palla finisce di poco fuori. Al 32’ ammonito anche Candreva, per proteste per un presunto rigore ai suoi danni. Una nuova occasione per la Samp arriva al 36’: il tiro teso di Dodò dalla sinistra finisce per trasformarsi in assist, ma Diakitè in spaccata da due passi non riesce a intercettare e la palla finisce sul fondo. Un minuto dopo Rizzoli estrae il terzo cartellino giallo, mostrato a Keita per simulazione. E’ proprio l’esterno spagnolo a impensierire di nuovo la squadra di Montella: al 38’ si ritrova a tu per tu con Viviano, ma la deviazione del numero 2 doriano è ancora una volta decisiva e trasforma una palla gol in un innocuo calcio d’angolo.
La prima frazione sembra poter tranquillamente terminare in parità, ma Dodò entra scomposto su Keita e Rizzoli non ci pensa due volte a indicare il dischetto. A salvare il risultato è il solito Viviano, che dopo aver già parato un rigore a Berardi durante la scorsa partita si supera e nega la gioia anche a Candreva. Che stagione per il portierone blucerchiato. Il sipario si chiude sull’1-1, ma di occasioni per segnare ce ne sono state da entrambe le parti; di certo la Lazio ha avuto quella più eclatante con il penalty.
Le squadre rientrano in campo immutate, se non per il cambio Mauricio-Hoedt deciso da mister Inzaghi. Dopo tre minuti la Sampdoria rischia subito il vantaggio: Quagliarella incrocia con un bel destro, Muriel arriva prima di Konko sul tap-in di Marchetti e il portiere biancoceleste è costretto di nuovo a intervenire mettendo in corner. Fernando al 9’ va via bene sulla fascia destra e Konko lo deve atterrare per evitare guai peggiori: ammonito anche lui.
Inzaghi decide di far uscire Candreva per mettere dentro Felipe Anderson, Montella risponde togliendo Muriel e dando spazio a Correa. Ancora una volta la Lazio si divora il 2-1: al 22’ Keita a campo aperto serve con l’esterno Djordjevic al centro dell’area, ma l’attaccante liscia il pallone e grazia la Samp. E’ il 28’ quando arriva il momento di scendere in campo anche per Roberto Soriano, che dà il cinque a Krsticic.
La rimonta della Samp si concretizza a un quarto d’ora dalla fine con l’ex-biancoceleste Diakitè: punizione battuta da Fernando, colpo di testa di Silvestre e Marchetti si supera con un intervento prodigioso. Ma è proprio Diakitè, in una mischia piuttosto folta, a respingere il tap-in in porta, anche se Marchetti era riuscito di nuovo a parare. Gervasoni, oggi giudice di porta, segnala però che la palla ha superato la linea e allora il pubblico doriano può scatenarsi. 2-1 Samp.
In due minuti la Lazio perde la testa e sia Gentiletti che Mauricio si aggiungono alla lista degli ammoniti. Negli ultimi cinque giri d’orologio la Lazio spinge e prova a pareggiarla, ma la retroguardia della Sampdoria tiene botta e sventa ogni pericolo. Montella si gioca l’inedita carta Skriniar: il ventunenne slovacco fa il suo esordio in maglia blucerchiata e in Serie A, entrando nel primo dei quattro minuti di recupero al posto di Dodò. Prima del triplice fischio, però, lo slovacco riesce a farsi ammonire per un fallo al limite dell’area. Il calcio di punizione battuto da Biglia è efficace, ma Viviano smanaccia in calcio d’angolo e la Sampdoria può trionfare, intascando tre punti fondamentali per chiudere quasi definitivamente il discorso salvezza.