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L’ex Costa: «Samp squadra simile a noi. Cassano? Pochi come lui»

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Andrea Costa sarà uno degli ex del match tra Sampdoria e Empoli, che andrà in scena sabato alle 18 presso lo stadio “Castellani”. Il difensore, che ha vestito la maglia blucerchiata dal 2011 al 2014, arrivò in prestito dalla Reggina e si trovò al termine della prima stagione a conquistare la promozione in Serie A con mister Iachini in panchina. 

La società deciderà poi di riscattarlo, e lui non perderà tempo per ringraziarla, sfornando un gol alla prima giornata di campionato contro il Milan. L’ultimo anno è quello del declino, poichè gli succederà Vasco Regini, ma nonostante tutto il giocatore conserva ancora un ottimo ricordo della sua esperienza a Genova: «In blucerchiato ho vissuto 3 anni intensi ed emozionanti. E’ una piazza molto calda, ho lasciato tanti bei ricordi e tante persone che ricordo con affetto. Per me sarà una bella emozione e una bella partita».

Dopo aver avuto a che fare con la bolgia del “Ferraris” e con una città che vive 365 giorni l’anno per il Derby, trasferirsi a Empoli deve fare un certo effetto: «E’ diversa nell’approccio alle partite. A me piace molto, è un ambiente che piace tantissimo. Il calcio credo che sia questo: a Empoli il calcio è sport e così deve rimanere. Quando viene esasperato il tutto non mi è mai piaciuto. E’ un ambiente come quello di Parma lo scorso anno, però quando c’è la partita il calore lo senti eccome».

Di mezzo fra le due esperienze, c’è però quella complicata a Parma: «Non é stato nè facile né bello. A un certo punto sapevo più di tribunali che di calcio. E’ stato sicuramente un anno particolare e non bello per quello che riguarda il calcio italiano. Purtroppo in Italia facciamo presto a dimenticare queste cose».

Annata difficile condivisa anche con un grande campione come Antonio Cassano, che si ritroverà davanti in campo fra due giorni. Ma che tipo è? «E’ un bel tipo. E’ una persona vera, genuina. E’ un personaggio pubblico importante. Quello che mi ha impressionato è che dice sempre quello che pensa. Tecnicamente? Ha qualità che hanno in pochi, forse quasi nessuno. Ha giocato nelle squadre europee più forti. Dobbiamo tenerlo d’occhio».

L’attenzione passa poi al match imminente contro i blucerchiati, che sono reduci da due vittorie consecutive: «Hanno un grandissimo allenatore e un grandissimo organico. E’ una squadra da tenere d’occhio. Io penso che se l’Empoli tornerà a fare l’Empoli, sotto ogni punto di vista, non avremo bisogno di guardare l’avversario. Sono una squadra molto simile alla nostra, provano a uscire col palleggio e sempre palla a terra. Mi auguro che possa essere una bella partita. Tornare ai tre punti? Dobbiamo cominciano a racimolarli – ammette a Radio Lady – è troppo tempo che non li facciamo e credo che per il lavoro svolto non ce lo meritiamo».

Costa è però assente dai campi da più di due mesi, a causa di un problema muscolare, ma già da sabato potrebbe tornare tra gli 11 iniziali di Giampaolo: «La voglia di rientrare è tantissima, questa settimana sto meglio e se c’è la possibilità io sono a disposizione. Rimanere fuori è sempre particolare. Quando le cose non vanno bene vorresti sempre cercare di dare una mano. Adesso per fortuna mi alleno con regolarità». Oltretutto, l’ultima vittoria per gli azzurri coincide con la sua ultima presenza: «E’ stato sicuramente un caso. Abbiamo avuto un buon rullino di marcia per un discreto periodo. La nostra classifica è ancora ottima, un calo ci può stare. Ora dobbiamo svoltare e tornare a ottenere risultati importanti come qualche periodo fa».

Se l’Empoli non raccimola punti, è anche per i numerosi gol subìti ultimamente: «Questa è una squadra giovane, ha ampissimi margini di miglioramento, e dobbiamo cercare di limitare i troppi gol che ultimamente subiamo. Credo sia un lavoro complessivo di squadra che torneremo a sfruttare al meglio. Se mi sento un veterano? Ho esordito in C a 18 anni e in A a 22. Quando sono arrivato, se non fosse stato per Croce e Maccarone pensavo di giocare in Primavera. E’ un gruppo giovane, che deve sicuramente crescere».

L’unica strada percorribile per tornare alla vittoria già dalla prossima giornata è una sola: «Il gioco è fondamentale, ci ha permesso di arrivare a 34 punti a metà del campionato. E’ un metodo di lavoro che ci ha permesso di essere apprezzati da tutto l’ambiente del calcio italiano». 

Un’ultima battuta sul suo futuro: «Sto molto bene qui, se mi tengono rimango volentieri. Ho ancora due anni di contratto, non penso assolutamente ad altre cose. I risultati ottenuti qui sono una grande soddisfazione».



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