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30 anni e non sentirli: 1986, lotta salvezza, vittoria con baruffa a Lecce
Mancano solo sei partite alla fine del campionato della Sampdoria di Bersellini e il clima è tutto tranne che tranquillo in casa blucerchiata. Il Sergente deve fare i conti con una rosa ricca di dualismi che comportano scelte difficili e spesso sacrifici, nel frattempo la classifica si fa di giornata in giornata più pesante con il fantasma della retrocessione sempre dietro alla porta.
Bersellini è un separato in casa e proprio nel mese di marzo annuncia il futuro divorzio dalla Sampdoria, Mantovani ha già contattato Boskov per la stagione successiva: è un allenatore di esperienza, un vero professionista legato ai colori della Sampdoria in quanto molti anni prima ha indossato la casacca blucerchiata, sarà lui a guidare la Sampdoria nel futuro.
Ma c’è ancora il presente da affrontare e ci sono bisogno di punti per salvarsi. I punti la Sampdoria va a prenderseli a Lecce, fanalino di coda di questo campionato. Bersellini non ha dubbi di formazioni, dà pure un’occasione a Francis dal primo minuto di gioco, cosa che non succedeva dalla nona giornata di campionato. Fuori Lorenzo e Mancini, dentro Matteoli e Vialli.
Ad arbitrare il match è il Sig.Testa della sezione di Livorno che di fatto la partita la tiene poco, tantissimo nervosismo in campo che si traduce in ammonizioni ed espulsioni: da parte dei pugliesi tre gialli e un rosso ai danni di Di Chiara, che a fine campionato lascerà il Lecce, per la Sampdoria due gialli ai danni di Vialli e Francis e il rosso a Matteoli.
Nel primo tempo non succede relativamente niente ad eccezione di un tiro di Souness imbeccato da Francis, ma la situazione cambia allo scoccare del 45′ minuto: Ciucci fa un’uscita su Vialli considerata dal direttore di gara meritevole di un calcio di rigore che è lo stesso Vialli a realizzare. Nel secondo tempo la reazione del Lecce, Bordon è molto impegnato ma non subisce reti. Sul finale succede un po’ di tutto: Fascetti è invitato a prendere la via degli spogliatoi per le continue proteste all’indirizzo dell’arbitro, Matteoli e Di Chiara a muso duro decidono di far questioni a tre minuti dalla fine e anche loro seguono Fascetti fuori dal terreno di gioco. La partita finisce e la Sampdoria comunque ottiene due punti che sono oro per la sua classifica.
Archiviato il Lecce, si pensa subito alla partita contro il Como che la Sampdoria dovrà giocare tra le mura di casa, ma questa è un’altra storia e la si dovrà raccontare un’altra volta.