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Riccardo Bigon: «Oggi non siamo usciti a testa alta»
Oltre a Delneri anche Riccardo Bigon è rammaricato per il risultato maturato contro la Sampdoria. Il Verona non è sembrato essere quello delle precedenti gare, la squadra non ha reagito e ha subito passivamente il gioco dei blucerchiati. Questo atteggiamento, come afferma il direttore sportivo a Verona Channel, è sbagliato e non deve ripetersi.
«È chiaro che siamo molto amareggiati e dispiaciuto per la piega che ha preso la partita dopo pochi minuti. Lo spirito combattivo che doveva esserci in campo non c’è stato, dopo il 3-0 siamo usciti dalla sfida e questo è un grande rammarico. Abbiamo subito due gol evitabili dopo dieci minuti e la partita è diventata complicatissima. Avevamo il dovere di fare meglio, abbiamo creato le giuste occasioni ma quando ti gira così non concretizzi. Il nostro pubblico non si meritava una partita di questo tipo. Ora dobbiamo onorarel a maglia e andare avanti a testa alta, dobbiamo tornare ad essere quelli di dieci giorni fa. La vittoria nel derby è arrivata dopo buone prestazioni. Ad Udine non avevamo fatto una partita ottima, ci sta, ma quella di oggi no. È stratta una stagione difficile, sempre a rincorrere, ma la partita di oggi non ha giustificazioni. È la prima partita in un anno negativo in cui non usciamo a testa alta. Abbiamo sempre messo grinta e voglia, e abbiamo il dovere di ritrovarle già dalla prossima partita.
Questa squadra ha dimostrato di poter stare in Serie A, ma nelle difficoltà c’è stata poca forza per reagire. Dobbiamo trovare il nostro spirito già dalla prossima partita, per tornare a uscire a testa alta. È stata una annata difficile e capisco il fatto che qualcuno possa fare fatica. Ripartire dalla Serie B? La retrocessione è sempre un danno economico per il club, non c’è da stare allegri se dovessimo andare giù ma fino alla matematica andremo avanti per vincere tutte le partite che mancano. Siamo tutti dispiaciuti e rammricati, assicuriamo ai tifosi che faremo di tutto per tornare la squadra che vende cara la pelle. Il nostro è un club solido, organizzato che guarda al futuro».