Cinque allenatori e un panettone mancato: Samp coinvolta

Il Natale, in senso calcistico, significa pausa. Significa godere di un riposo per l’imminente arrivo delle festività, significa assaporare con tranquillità e spensieratezza il tanto acclamato panettone. Per poterlo fare, però, un allenatore ha dovuto essere sempre messo in discussione in ogni precedente partita e temere di conseguenza un eventuale esonero che avrebbe precluso il suo prosieguo su quella determinata panchina.

Se per alcuni così è stato e lo sarà, per altri il panettone non era uno dei regali posti sotto l’albero dal proprio presidente. E tra questi c’è Massimo Ferrero, che qualche settimana fa ha deciso di allontanare Walter Zenga da Genova per ingaggiare Vincenzo Montella, la cui mano sta offrendo i primi risultati. Non solo in questo esonero, tuttavia, c’è l’ombra dei colori blucerchiati perché sono due i tecnici dismessi dal loro compito che in passato avevano allenato la Sampdoria. Parliamo di Giuseppe Iachini, cacciato da Maurizio Zamparini più per le accuse non rivolte che per i demeriti tecnici e tattici e sostituito da Davide Ballardini. Inoltre in casa Bologna ha fatto scalpore una minima ripresa del Bologna per mezzo di Roberto Donadoni, preferito a Delio Rossi.

Ha ottenuto maggiore fortuna Luigi Delneri che, d’altro canto, è stato soggetto a un avvicendamento opposto: per lui firma e qualche timida soddisfazione da allenatore dell’Hellas Verona rompendo l’egemonia di Andrea Mandorlini ed Enrico Nicolini che durava da cinque stagioni. Per chiudere il quadro degli sfortunati c’è Giuseppe Sannino, il quale tuttavia non riguarda la Sampdoria. Chiamato con la convinzione di invertire la rotta del Carpi ed esonerato per lasciare nuovamente il posto a Fabrizio Castori.