2015
De Silvestri come Agassi: «Ho odiato il calcio»
Lorenzo De Silvestri come Andrè Agassi, il paragone tra il terzino della Sampdoria e il famosissimo tennista americano pare un po’ azzardato eppure è stato lo stesso De Silvestri a parlare di Agassi apertamente e soprattutto della sua splendida autobiografia Open, che da anni è in cima alle classifiche dei libri sportivi più letti. Anche De Silvestri, come Agassi, ha avuto un rapporto difficile col padre: «Per lui esisteva solo il sacrificio, ho fatto molti sport tra cui sci di fondo e mio papà lo ha imposto a me e mia sorella. Senza sacrificio tutto era una perdita di tempo, figuriamoci il calcio. Abbiamo litigato tanto perché non avevo tempo per giocare ma alla fine devo ringraziarlo perché andavo il doppio degli altri. Il suo modo di dimostrarmi affetto era starmi vicino sempre».
ODI ET AMO – Altro punto in comune con Agassi, che in Open ammette di aver odiato il tennis. De Silvestri in questo caso però accetta con riserva la dichiarazione del campione statunitense: «Adoravo il calcio, ma lo ho odiato quando non giocavo o quando davo meno di quello he potevo. Per trovare se stessi con tutta questa pressione bisogna avere equilibrio interiore, a me capita di parlare da solo anche allo specchio e di dover sopportare la noia. A Firenze addirittura piangevo quando stavo fuori. Avevo Mihajlovic come allenatore e ora so che avrei dovuto crescere come calciatore e come uomo. La popolarità mi aveva destabilizzato, molti giovani si perdono per questo».
COMING OUT – De Silvestri anche parlato dell’omosessualità nel calcio: «Ammetto di essere tra quelli che dicono che il calcio non è pronto per i coming out ma mi pare che la società sia arretrata». A La Gazzetta dello Sport De Silvestri ha anche toccato molti altri temi tra cui la sua amicizia con Gabriele Sandri: «Questa vicenda è stata strumentalizzata, ma avevo solo diciannove anni e andavo dappertutto ripetendo le stesse cose. Non eravamo amici fraterni con Gabriele ma ci frequentavamo spesso. Adesso mi piace ricordarlo con la sua famiglia quando posso». Infine una battuta sul derby della Lanterna: «Quando ero a Roma alla Lazio, nella settimana del derby Di Canio ci caricava, ma anche qui a Marassi tutto è bellissimo».