2013
Garrone e Agnelli: imprenditori, presidenti e tifosi
Dopo l’ultimo saluto a Riccardo Garrone, il mondo del calcio si appresta a ricordare un altro grande Presidente, scomparso ormai da dieci anni: Gianni Agnelli. La Juventus e la città di Torino hanno ricordato l’avvocato Agnelli con una Messa solenne officiata dall’arcivescono di Torino Cesare Nosiglia. Presenti molti dirigenti ed ex giocatori della Juventus, ma anche alte personalità dello stato e dell’imprenditoria.
Destini diversi quello di Riccardo Garrone e Gianni Agnelli. Il primo che aveva affermato: «Mai una squadra di calcio» in relazione al rifiuto di investire soldi per l’acquisto di una società sportiva e che poi di fatto si ritrovò a farlo rispettando un promessa fatta e senza mollare mai, con intelligenza e una mite passione con il tempo cresciuta e coltivata. Il secondo che era innamorato della Juventus fin da bambino e sognava di diventarne presidente, con l’entusiasmo di un tifoso e la competenza di un tecnico.
Da un lato un uomo, Garrone, che di scudetti non ne ha vinti e dall’altro un uomo, Agnelli, che di scudetti al petto ne ha visti appuntare tanti sulla maglia della sua Juventus; ma soprattutto due uomini di grande intelligenza e cultura, impegnati nel sociale e nel mondo del lavoro. Entrambi strappati all’affetto dei propri cari a causa di un male incurabile.
Si ritroveranno insieme tra altri grandi Presidenti che ci hanno lasciato come Sensi e Mantovani, tutti a fare il tifo per le proprie squadre da lassù.