Marino, serata da ex: «Ho ancora molti contatti con il mondo Samp. Cassano...» - Samp News 24
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2015

Marino, serata da ex: «Ho ancora molti contatti con il mondo Samp. Cassano…»

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Stasera sarà una serata speciale per alcuni giocatori: Atalanta-Samp è una gara con diversi ex e non solo in campo. Basta guardare l’organigramma della Dea per capire che c’è un nome eccellente tra le fila nerazzurra: Umberto Marino è stato per dieci anni segretario generale per la società di Borgo Pila e da settembre è diventato d.g. dell’Atalanta, scelto per sostituire il suo omonimo Pierpaolo.

L’emozione sarà forte stasera, come ha confessato il diretto interessato a “Il Secolo XIX”: «Ritrovare la Samp è sempre emozionante. Quei colori rappresentano per me dieci anni, un momento di crescita fondamentale per la mia carriera. E poi tanta passione, un rapporto meraviglioso con la grande famiglia Garrone e di grande simbiosi con il mio mentore, Giuseppe Marotta. Ho ancora tanti amici lì, nei distinnti e nella Sud…». Il momento più triste è stato quello della retrocessione: «Una stagione particolare, come ha testimoniato quanto successo dopo. Noi siamo retrocessi sul campo, ma con grande dignità, tra gli applausi dei tifosi e le lacrime di dirigenti e giocatori. Queste sono sberle che fanno crescere: oggi la Samp è una realtà consolidata in Serie A».

Di momenti belli ce ne sono stati diversi: «Dalle due promozioni in A alle partecipazioni alle coppe. La musichetta della Champions penso che sia qualcosa di indimenticabile per ogni sampdoriano. E anche per me». Dopo la Samp, Marino ha lavorato allo Spezia di Volpi, di cui il dirigente dà questo ritratto: «Credo che in questo momento Volpi sia molto contento dello Spezia. Lui è un ligure doc, legato alla sua terra. So che ha una grande passione per la Samp.. però credo che ora sia molto concentrato e felice per lo Spezia».

Stasera rivedrà diverse facce conosciute: «Qualcuna sì: Soriano, Eder, Regini, Palombo e Krsticic. A quest’ultimo sono particolarmente legato per la vicenda della sua malattia, che ho vissuto in presa diretta con Amedeo (il dott. Baldari, ndr). E poi, calma, c’è il 99. Con lui ci sentiamo spesso, ancora una decina di giorni fa: è rimasto un buon rapporto. L’ho avuto sia alla Samp che all’Inter: schezando, dico che è la mia “persecuzione”… all’Inter era maturato, grazie anche alla moglie Carolina».

Anche nella società blucerchiata è cambiato molto: «Con molti colleghi sono rimasto in contatto, anche se oggi non sono più a Corte Lambruschini. Penso che la Samp di quegli anni abbia rappresentato un modello unico in Italia. Non conosco la nuova proprietà, ma i risultati sul campo gli stanno dando ragione. Stavolta ovviamente dico che dobbiamo vincere noi dell’Atalanta, però auguro alla Samp i più grandi successi. Quella maglia se lo merita».

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