2015
Lombardo: «Walter merita rispetto. La società deve difendere la propria scelta»
La brutta sconfitta rimediata in Europa League dalla Sampdoria ha suscitato perplessità intorno all’ambiente blucerchiato, tanto da ventilare un possibile esonero di Walter Zenga. A schierarsi dalla parte del tecnico doriano è Attilio Lombardo, intercettato in esclusiva dai nostri microfoni: «È stata una serataccia. Non è facile trovare un colpevole, purtroppo è stata una brutta serata per il popolo doriano. Si era conquistato un preliminare di Europa League con la speranza di partecipare a questa competizione».
Si è trattato a tuo avviso di un problema di preparazione o dell’aver sottovalutato l’avversario?
«L’avversario si è dimostrato più avanti dal punto di vista della condizione, ma anche dal punto di vista della sintonia del collettivo. Sono una squadra che gioca da parecchio insieme. La Sampdoria è arrivata probabilmente con l’atteggiamento sbagliato. Non credo sia stato un problema di preparazione, perché la Sampdoria prepara questo preliminiare da un mese. Quando uno parte così presto ha un unico obiettivo, quello di preparare queste due partite. Sulla carta doveva essere una passeggiata, invece il Vojvodina ha dimostrato ieri di essere molto più avanti della Sampdoria. Bisogna accettare il verdetto del campo, anche se fa male, e pensare alla partita di ritorno.»
Zenga subito sul banco degli imputati.
«In una partita del genere bisogna trovare l’imputato numero uno. Quando si fa male è normale che sulla graticola ci vada per primo l’allenatore. Da sampdoriano darei la colpa a tutti, sono tutti responsabili. Walter ha carattere e personalità, sa benissimo che in Italia è difficile fare l’allenatore, ma ha le capacità e le possibilità di uscire da questa situazione. Credo che ad un allenatore bisogna dare del tempo, Walter merita rispetto. Oggi ho letto cose assurde. La Sampdoria deve difendere la propria scelta, non credo che una partita dei preliminari possa condannare un allenatore. Non voglio difendere Walter perché non ne ha bisogno e credo che sappia quali possano essere state le sue responsabilità e quelle della squadra. Diamogli tempo, perché è giusto che qualsiasi allenatore abbia il tempo per dimostrare il proprio valore».
La voce dell’arrivo di Cassano: elemento di disturbo o soluzione che avrebbe aiutato?
«La Sampdoria è stata rivoluzionata. Cassano è un calciatore attualmente svincolato e può essere utile a qualsiasi squadra. Non so per quali motivi Cassano non sia ancora arrivato, magari arriverà tra qualche settimana. Ma credo che sia la società e sia Walter stiano pensando ad una soluzione del genere. Non penso che questa eventualità abbia scombussolato una squadra che si allena da un mese per giocare un preliminare, fortemente voluto l’anno scorso. Ad ogni modo credo che Cassano non avrebbe potuto mettere in difficoltà una squadra intera. Il problema della Sampdoria era che doveva affrontare una squadra, che fungeva da trampolino per aprire una stagione in Europa League».
Adesso, come si rialza la testa?
«Bisogna innanzitutto fare una buona prestazione al ritorno, anche se so che sarà difficile. Solo un matto direbbe di andar là e vincere 5-0. Bisogna fare una buona prestazione e ripartire da quello che è sempre stato l’entusiasmo dei tifosi e della squadra, archiviare il preliminare con il Vojvodina e pensare alla stagione in campionato, che in fondo è quello che conta».