Abuso su minore, 30 mesi di carcere per Matteo Sereni

Si è conclusa questa mattina nel tribunale di Tempio Pausania una triste vicenda che vede coinvolto l’ex portiere di Samp, Lazio e Torino Matteo Sereni: l’ex portiere è stato condannato a 30 mesi di reclusione con l’accusa di abuso su minori, per un fatto avvenuto nell’estate del 2009 quando secondo l’accusa, lanciata dall’ex moglie del giocatore, il portiere avrebbe approfittato di una ragazza minorenne.

Nel processo, come riportato da la Gazzetta dello Sport nella sua edizione online, sono coinvolte con l’accusa di favoreggiamento anche l’assistente sociale Claudia Telli, Annarosa Pistore – suora che gestisce un istituto religioso – e la psicologa Francesca Vaccamorta che, per conto del tribunale di Genova, si occupò del caso. 

«Sono sconvolto, ho perso ogni fiducia nella giustizia. L’unica cosa che mi mantiene vivo – racconta Sereni dopo la sentenza – è sapere che i miei figli conoscono la verità». Anche i legali hanno commentato la sentenza: «Si tratta di una sentenza gravemente ingiusta che ci ha molto sorpreso e che certamente appelleremo. La condanna riguarda un processo nel quale la denuncia proviene dalla ex moglie di Matteo Sereni nel corso di una asperrima separazione coniugale ed in cui persino la bambina, più volte registrata dalla madre, ha successivamente ammesso che le accuse al padre non erano vere». Al contrario, l’avvocato dell’accusa Daniele Galloppa commenta così la sentenza: «La giustizia fatta con la sentenza non potrà mai ripagare i minori degli eventuali danni psicologici subiti per le condotte delittuose accertate».