2015
Il pagellone di SN24 – Gonzalo Bergessio
E’ durata meno di un anno l’avventura del Toro Gonzalo Bergessio in maglia blucerchiata. Francamente risulta molto difficile analizzare con completezza la sua stagione deludente, al di sotto delle aspettative sue, della società e dei tifosi. Da una parte c’è un elemento direi fondamentale: l’attaccante argentino ha giocato poco e senza continuità. Dall’altra si puo tranquillamente dire che, quando è stato chiamato in causa da mister Mihajlovic, il suo rendimento è stato perlopiù negativo. Il tassello mancante, a mio avviso fondamentale, per valutare approfonditamente la situazione risiede negli allenamenti settimanali e nel lavoro quotidiano. Troppo banale e semplicistico sarebbe dire che è tutta colpa di Mihajlovic che non lo ha fatto giocare (preferendogli sempre Okaka) o che i demeriti sono tutti di Gonzalo per non aver mai inciso in maniera positiva quando chiamato in causa. Probabilmente la verità sta nel mezzo e, quindi, l’analisi può orientarsi in maniera più verosimile. I pressupposti affinchè Bergessio potesse diventare un giocatore perfetto per la Sampdoria c’erano tutti: un professionista serio, un agonista come pochi e un grande fiuto per la profondità. Il modulo adottato all’inizio da Mihajlovic, il 4-3-3, aveva tutte le carte in regola per poter esaltare l’argentino in tutte le sue qualità calcistiche. Qualcosa però non ha funizonato. Probabilmente più di qualcosa. Quando è stato chiamato in causa Bergessio non ha mai dato l’impressione di essere veramente dentro le partite, fattore questo facilmente riconducibile alla mancanza del ritmo di gioco. E’ mancata la continuità e di conseguenza sono mancate tutte quelle situazioni che avrebbero potuto aiutare Gonzalo a trovare la fiducia in se stesso. La grande professionalità dimostrata nei momenti di difficoltà e la voglia di affermarsi in blucerchiato non sono mai venute meno. Il rifiuto alla Lazio nel mercato di gennaio e le parole sempre coerenti e ottimiste ne hanno sicuramente caratterizzato positivamente l’immagine verso i tifosi e tutto l’ambiente blucerchiato. Una storia mai davvero iniziata quella fra Bergessio e la Sampdoria. Una storia conclusasi con la risioluzione del contratto e con parole amare nei confronti della stagione appena trascorsa. L’attaccante si è definito “non all’altezza” della situazione ma ha anche accusato una scarsa fiducia da parte del club (e dello staff tecnico) nei suoi confronti. Parole di un uomo maturo, un professionista serio che ha capito dove ha sbagliato ma che non ha apprezzato il modo in cui non gli è stato permesso di dare il suo contributo fino in fondo.
Una storia d’amore mai sbocciata. Il primo, probabilmente, grande flop della gestione della nuova proprietà. Gonzalo Bergessio è arrivato alla Samp con grandi aspettative (forse troppe) e non ha lasciato il segno. Di chi sia la colpa conta relativamente poco: voto 5.