2015
Il pagellone di SN24 – Andrea Coda
Per qualcuno la Sampdoria è una tappa intermedia, un trampolino di lancio. Per altri il luogo dove si è cresciuti, prima di sbocciare altrove. Per alcuni, invece, è il punto d’arrivo finale. L’ultima definizione potrebbe calzare sul profilo di Andrea Coda, centrale classe ’85. Una buona carriera quella del centrale, trascorsa sopratutto con la maglia dell’Udinese.
Il difensore ha fatto la trafila con tutte le nazionali azzurre: non ha mai esordito con quella maggiore, ma ha giocato persino all’Olimpiade di Pechino 2008. Dopo esser cresciuto nell’Empoli, Coda ha speso ben nove anni in quel di Udine, con dei piccoli intermezzi in prestito a Parma (sei mesi) e a Livorno (per tutto il 2013-14). Lo scorso gennaio è arrivata la decisione di lasciare quella che è stata casa sua per quasi un decennio, dopo 153 presenze e un gol con i friulani. Insieme a Muriel, anche Coda ha deciso di vestire la maglia blucerchiata.
Coda è arrivato alla Samp con la massima umiltà, voglioso di dare la mano a un gruppo che è cambiato molto dopo il mercato di gennaio. Per lui non c’è stato molto spazio, visto che Silvestre e Romagnoli si sono guadagnati la titolarità a colpi di ottime prestazioni. Tuttavia, il centrale ha avuto modo di giocare un paio di gare grazie al turn-over e alla condizione non proprio straordinaria di Ezequiel Muñoz, arrivato a gennaio dal Palermo ma spesso fuori condizione nei sei mesi trascorsi a Genova. Per altro, le due prestazioni di Coda – entrambe a partita in corso contro Palermo e Udinese – sono state sufficienti, dimostrando che il giocatore può essere ancora utile alla causa.
Con due presenze all’attivo, entrambe da subentrato, difficile dargli un voto. Un senza voto è la valutazione più adatta che si possa adottare. Mi auguro che possa rimanere: la sua esperienza sarà adattissima nel ruolo di quarto centrale. Per altro, Coda ha 10 presenze nella vecchia versione dell’Europa League ed è anche l’unica competizione nella quale ha segnato un gol con la maglia dell’Udinese. Chissà che anche lui non dica la sua in versione europea la prossima stagione, visto che il suo contratto scadrà solo nel giugno 2017.