2015
Romero: «Sapevo che non avrei giocato nella Sampdoria»
Reduce da una stagione certamente difficile Sergio Romero, il portiere vicecampione del mondo pronto a lasciare la Sampdoria a parametro zero dopo un anno da separato in casa. Il numero uno della Seleccion, lanciato in albiceleste da Diego Armando Maradona nel 2009, si è raccontato ai microfoni dell’agenzia argentina Télam, in questi giorni che precedono l’inizio della Copa America in Cile. Un unico obiettivo nella testa del portiere: riconfermarsi in Nazionale e arrivare al ritiro in condizioni ancora migliori rispetto a quelle dell’anno scorso, prima della partenza per il mondiale Brasiliano. Grazie alla sua determinazione e al lavoro svolto alla Sampdoria, el Chiquito ce l’ha fatta.
«Con il Mondiale abbiamo riportato la Seleccion a livelli altissimi. Tutti dicono che per il livello dei giocatori che abbiamo, potremmo essere campioni del mondo, vincere la Copa America, comunque principalmente lasciare la squadra nelle prime posizioni. Ho lavorato nel migliore dei modi, arrivo qui in condizioni migliori rispetto a quelle del mondiale in Brasile.
Sapevo che alla Sampdoria non avrei giocato e che avrei dovuto cercarmi una squadra prima dell’inizio dell’anno, anche se all’ultimo anno di contratto in una squadra le possibilità erano minime. Ho parlato con il preparatore dei portieri della Sampdoria, che conosco da quattro anni e gli dissi chiaramente quale era l’obiettivo: la Seleccion. Volevo arrivare al ritiro di giugno dell’Afa nella migliore condizioni e così è stato.
Sono grato alla gente che ti accoglie sempre nel modo migliore. Nell’ultimo anno in Francia e nei giorni precedenti al mondiale si parlava di me siccome ero in panchina con le riserve. Questo ha fatto sì che nella gente si generasse il dubbio. Però dopo il Brasile e l’aver giocato una finale mondiale, l’accoglienza riservata dai tifosi è stata molto bella».